Il momento è cruciale per contenere la diffusione dell’epidemia. Questi sono i giorni decisivi per capire l’andamento del virus. Il comitato tecnico-scientifico al servizio del Governo ha già registrato ieri un timido rallentamento dei contagi. Un segnale che da solo non basterà ad invertire la tendenza se, come specificato dagli esperti, una parte pur minoritaria della popolazione non ha ancora assunto comportamenti adeguati al rispetto delle regole e continua a concedersi contatti sociali in assenza di un valido motivo. Il dato delle multe fotografa esattamente questa situazione: 8.300 comminate soltanto nella giornata di ieri.
Un andazzo che sta inducendo il governo a valutare nuove misure restrittive da varare entro 24-48 ore. In bilico c’è il permesso di attività motorie all’aperto, che l’Esecutivo vorrebbe abolire sulla scia dell’ordinanza emanata dalla Regione Campania, ma anche l’apertura dei supermercati la domenica, motivo di ritrovo e di assembramento. Su quest’ultimo punto pesano anche le difficoltà dei lavoratori del settore, particolarmente esposti al rischio contagio e costretti a turni massacranti.
Più di un milione di persone controllate e quasi 50mila denunce tra l’11 e il 17 marzo, ma ora, sottolinea il ministro Lamorgese “la migliore garanzia di un risultato positivo è che ognuno di noi diventi controllore di se stesso. Anche al fine di evitare eventuali, ulteriori restrizioni”. Viminale e Difesa ascolteranno le singole richieste provenienti dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza e dai sindaci, per capire dove dislocare l’esercito. Ma assicurano che non ci sarà nessuna militarizzazione delle strade.
Palazzo Chigi si appresta dunque a una proroga anche del periodo di chiusura delle scuole, dopo i suggerimenti del comitato tecnico-scientifico. Sono necessari altri trenta giorni, è il parere degli esperti. Il governo non ha assunto ancora decisioni definitive, resta da pianificare la conclusione dell’anno scolastico, capire come saranno le pagelle, quali sono gli scenari possibili per la Maturità e come procedere con le lezioni a distanza. Ma sicuramente l’indirizzo è il modello cinese, dove le scuole restano chiuse in tutta la nazione nonostante il Covid-19 sia scomparso anche a Wuhan. Una chiusura a oltranza per azzerare rischi. Ancora più incerto il discorso in merito alle ipotetiche date di rientro: allo studio il 6 maggio o addirittura l’11, con slittamento della chiusura dell’anno scolastico al 30 giugno.