Lo spopolamento colpisce il Cilento e affossa il mercato immobiliare. I dati drammatici dell’Istat confermano una perdita del 25%, causata dal crollo delle nascite e dall’emigrazione economica. 700 giovani, tra i 15 e i 34 anni, hanno lasciato il paese in cui sono nati nell’ultimo quindicennio.
In particolar modo 75 comuni su 98 sono in fase di spopolamento. Numeri allarmanti che costringono paesi di quasi 500 abitanti a sparire. È il caso di Valle dell’Angelo, Sacco e Sant’Angelo a Fasanella dove il fenomeno è arrivato quasi al 70% per l’arresto dei servizi sia sociali che economici.
Gli amministratori locali confermano il periodo di difficoltà e si appellano ai politici regionali affinché vengano elargiti fondi necessari per approvare “piani di zona” di mantenimento. I dati degli ultimi anni hanno causato la chiusura di numerose scuole primarie in molti paesi cilentani. È il caso della scuola elementare di Laureana che non ha sentito più suonare la campanella dal mese di settembre per mancanza di iscritti, mentre alcune comunità limitrofe hanno adottato la pluriclasse, classi dove studiano insieme alunni di età diverse.
L’ennesimo effetto dello spopolamento tocca il settore immobiliare che ha registrato, nella provincia di Salerno, perdite dell’1,1%. Tecnocasa conferma, inoltre, che i proprietari non residenti hanno deciso di vendere gli immobili di proprietà situati nei paesi d’origine, rinunciando anche al classico periodo di ferie nei mesi estivi. A Prignano Cilento, infatti, risultano più di 20 stabili in vendita, rapportati ad una popolazione di quasi 1000 residenti. Inoltre, le compagnie immobiliari hanno registrato una diminuzione del 9,45% rispetto a Novembre 2018.
Un crollo drastico che ha causato effetti molto negativi sulla valutazione di terreni e appartamenti situati nei paesi dell’entroterra del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In merito a questo, i sindaci di molti comuni hanno chiesto allo Stato di essere presente perché molte aree, soprattutto nel periodo invernale, rischiano di non farcela per la mancanza di strutture di prima necessità e collegamenti stradali. Le zone marittime sono le uniche in grado di sopravvivere grazie al flusso del turismo estivo che garantisce i profitti necessari agli imprenditori, i quali decidono di investire nel territorio sfruttando progetti riservati ad agriturismi e bed and breakfast.
Non a caso, infatti, Agropoli e Santa Maria di Castellabate sono gli unici comuni in grado di registrare prezzi onerosi su affitti e vendite. Acquistare nel paese di “Benvenuti al Sud” costa mediamente 1500 euro al metro quadro, rispetto ai 26,67euro per gli affitti.
Gli amministratori locali hanno ripetutamente discusso i piani urbanistici, coinvolgendo anche il resto della popolazione, con l’obiettivo di potenziare i settori più produttivi. È emerso che, in primis, manca la cosiddetta forza lavoro a causa dell’invecchiamento della popolazione e dall’assenza di giovani, costretti a trasferirsi sia per motivi scolastici che lavorativi. I servizi precari dei trasporti pubblici e le pessime condizioni di molte strade, inoltre, costringono all’isolamento varie comunità.
Per questo motivo nel programma di sviluppo è stato inserito come primo punto la digitalizzazione dei borghi, introducendo il servizio Wi-Fi illimitato nelle zone più centrali del paese. Avvicinare, prima di tutto, i sindaci ad Internet è la nuova iniziativa in grado di dare una svolta ai paesi al di sotto di 500 abitanti, promossa dall’operatore delle Tlc Eolo. Una dotazione finanziaria di 1 milione di euro all’anno – per un triennio – sotto forma di premi ad alto contenuto tecnologico per i piccoli comuni italiani che stanno lentamente inoltrando le prime richieste.
L’Academy dei sindaci è un’operazione studiata appositamente per i piccoli centri che permette la trasformazione dei borghi in smart village attraverso una strumentazione ad alta tecnologia in grado di connettere contemporaneamente webcam per la sicurezza e webpoint per aggiornamenti ed informazioni con l’obiettivo di informare e rendere partecipe l’intera popolazione.
“I sindaci del nostro Paese si trovano ogni giorno a dover affrontare scelte che impattano direttamente sulla vita di tutti i cittadini – ha detto Luca Spada, presidente e fondatore di Eolo che ha mostrato vicinanza e sostegno ai sindaci – Il loro è un lavoro che comporta grandi responsabilità e spesso, soprattutto nei piccoli comuni della provincia italiana al centro delle nostre iniziative, la gestione amministrativa si deve confrontare con dinamiche negative come il fenomeno dello spopolamento”.