Dimitri Karamazov scrisse che “quando i tempi si fanno duri e le minacce più cupe, bisogna ritirarsi e fortificarsi per venire nuovamente alla luce. Incubare e risorgere”. E mutuando queste parole, l’ideatore e direttore artistico dello Sponz Fest, Vinicio Capossela, invita a trascorrere una settimana al vento, sotto cieli ampi e mobili. “In questi giorni di spiagge, urla, selfie e propaganda ad abbassare l’asticella dell’umano, è qui che abbiamo deciso di rifugiarci, in alta Irpinia. Venite a resistere in altura”. Parte ufficialmente il 19 agosto dal cento storico di Villamaina alle 20 e proseguirà con il tradizionale concerto all’alba delle 5.30 sul monte Calvario di Calitri, lo Sponz Fest, il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela che dal 19 al 25 agosto in Alta Irpinia, con epicentro a Calitri, interesserà i comuni di Cairano, Lacedonia, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia e Villamaina. Una settimana itinerante fra musica, teatro, performance, reading, proiezioni, escursioni di trekking e in bici, happening, laboratori per bambini. “Sottaterra” è il titolo e il tema di questa settima edizione che si snoderà attorno ai tre fuochi: Sottaterra, peste e pianto rituale. Temi antropologici che hanno a che fare col ciclo della morte e della vita, tanto più in ambito di festa popolare che è da sempre rito di dissipazione e rigenerazione, e dunque di ri-creazione. Se la peste è la malattia morale del mondo di oggi, la mancanza di empatia, la distruzione del tessuto sociale in nome dell’individualismo sfrenato, il bullismo mediatico, il vero che si mescola con il falso, la cura si trova “Sottaterra”, luogo della fertilità, della memoria collettiva, delle radici, premessa indispensabile per una rigenerazione sociale. Il pianto rituale è invece l’opposto della lamentela fine a sé stessa, quella che cerca, passivamente, l’autoassoluzione e la consolazione spiccia ma che non si traduce in rivendicazione dei diritti e della giustizia. Il pianto rituale è azione, rappresentazione, trasfigurazione: il mondo come lo vorremmo al posto di quello che è.
Una settimana per parlare dei mali del mondo, un luogo per fare esperienza di sé e degli altri, per indagarsi e indagare, per coltivare il molteplice che è in noi. Partendo dalle origini, dalla lentezza, dal dialogo, dalla possibilità di inselvatichire a proprio piacimento. Per fare della vita occasione di pratica dell’arte dell’incontro. “Per sperimentare in noi stessi la complessità e ammutinarsi per una settimana alla dittatura della semplificazione”, come spesso ripete Capossela.
Il festival si articolerà anche geograficamente secondo tre grandi traiettorie: Sponz Fest, cioè il festival tutto, diffuso nel centro di Calitri e degli altri paesi coinvolti; Sponz Pest, ovvero le tre grandi serate musicali al Vallone Cupo di Calitri dal 22 al 24 agosto; e Trenodìa, il progetto di arte pubblica di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ideato e curato da Mariangela e Vinicio Capossela e coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Sponzfest Sottoterra 2019, che coinvolgerà pubblico e artisti durante tutta la settimana.
Calitri sotto l’egida di Matera ‘19 sarà Capitale Europea della Cultura per un giorno, sabato 24 agosto.
Se tutti gli eventi del festival generale sono a ingresso libero, bisognerà munirsi di biglietto per le tre serate dello Sponz Pest del 22, 23 e 24 agosto (abbonamento € 40+3 di prevendita. Biglietti singoli in vendita su www.postoriservato.it), tre serate tra speranze e pestilenze contemporanee, in località “Vallone cupo”, sulla collina di Calitri, a cui si accederà in corteo rituale accompagnati dalla banda.
Si parte il 22 agosto con lo sciamano del suono Enzo Avitabile insieme ai Bottari (nati sottaterra, nelle cantine, a preservare il vino dai cattivi spiriti), in ‘A pest’. Pattuglia di pastellessa preceduta da processione a passo della morte: un concerto/rappresentazione che celebrerà la peste, la cura, l’esorcismo. Accanto a lui, a esorcizzare la pestilenza contemporanea, l’ospite speciale Ntò, già fondatore dei Co’Sang e da oltre un decennio figura di riferimento del rap italiano.
Il 23 agosto sarà la volta invece di ‘A ‘mascarata. Trap, Pest e altre Dannazioni. In un Concertato di voci comprensive e autotune, sul palco si alterneranno nomi tanto di culto quanto diversi. Ad accomunarli è la peste che arriva e si muove tra noi in maschera. La peste che viaggia sul web, luogo delle maschere, degli infingimenti, della proiezione e moltiplicazione delle personalità. A questo ballo in maschera, visuale o sonora, prenderanno parte il corsaro Morgan, Young Signorino, ‘Ntò, gli Almamegretta Dub Box guidati dal loro leader Raiz, The Andrè, Enzo Savastano Livio Cori. Un universo sonoro intermezzato da Neri Marcorè. E poi la tradizionale esibizione finale di Vinicio Capossela il 24 agosto dal titolo Sottaterra. Concerto per uomini e pesti. Nell’anno di uscita del suo ultimo album Ballate per uomini e bestie, Vinicio ospiterà sul palco alcuni dei protagonisti del disco e diversi compagni di viaggio di una vita in musica. Per difendersi dalle pestilenze contemporanee al pubblico che assisterà alle tre serate dello Sponz Pest verrà fornita in dotazione l’apposita maschera per bocca monouso traspirante “anti-peste”.
Dal concerto all’alba alla serata conclusiva sotto al castello longobardo di Sant’Angelo dei Lombardi, per tutta la settimana, oltre alle attività laboratoriali e alle letture poetiche a cielo aperto, ci saranno gli artisti e gli studiosi della Libera Università dei Ripetenti, il cosiddetto Mucchio Selvaggio, un manipolo di musicisti a piede libero che travolgerà il Fest con esibizioni anche estemporanee e spesso non annunciate, i Mariachi Tres Rosas, formazione locale di finti mariachi in finta divisa, la Banda della posta, il canto iberico e la chitarra solitaria di Victor Herrero. E poi, ospiti di grande prestigio: la scrittrice Michela Murgia, la cantautrice Grazia Di Michele, il critico cinematografico Goffredo Fofi, l’ex-sindaco esiliato da Riace Mimmo Lucano, le orazioni degli attori Elio Germano e Michele Riondino. Di grande impatto paesaggistico le trasferte diurne sulla sommità di Cairano, nelle sue cantine ipogee, nella oasi naturale di Senerchia, nel centro storico di Lacedonia e i percorsi processionali di Trenodia. Una particolare attenzione sarà dedicata al cibo come espressione culturale e simbolica del territorio che quest’anno si tradurrà in una cucina ottenuta da prodotti intra-terrestri serviti in Vallone Cupo. Il cibo sarà anche un momento sociale di preparazione collettiva nelle due serate nel centro storico di Calitri a tema carnevale e ceneri, con ospite d’onore il cuoco indipendente e instancabile viaggiatore Chef Rubio.
Sensibilità particolare anche verso i temi della sostenibilità e dell’innovazione: lo Sponz Fest 2019 sarà plastic free e per pagare si potranno usare gli “sponzini” di terracotta, una moneta di terra che omaggia anche la secolare tradizione ceramica del paese capofila, e nuove modalità di transazione economica come l’App Satispay.