Si ricorderanno di noi. Ci dicono che siamo solo di passaggio, e probabilmente hanno anche ragione, ma statene pur certi. Si ricorderanno di noi.
Soprattutto dei circa 6mila ospiti sgraditi a quanto pare – sui fatti di cronaca evitiamo qualsiasi tipo di commento, che risulterebbe solo superfluo -, ma capace di prendersi prepotentemente la scena.
Di fronte ai supporters padroni di casa, annichiliti per oltre 90’, nel corso dei quali, anche per chi ha assistito alla gara dalla tv, la supremazia è stata lampante, tanto da lasciare a bocca aperta diversi tifosi presenti in tribuna. Se Dazn ha preferito ignorare, non dedicando nemmeno un’inquadratura a uno spettacolo del genere, l’audio proprio non si poteva ovattare.
Si sono presi la scena anche rispetto alla loro squadra, che in campo annaspava sotto i colpi di Immobile, Pedro e Luis Alberto, i tifosi dell’ippocampo. Alla formazione di Stefano Colantuono non si può imputare la mancanza di impegno, di generosità, seppur i limiti di una rosa in palese difficoltà emergano ancora una volta fragorosi.
Scena presa di prepotenza anche a cospetto di Claudio Lotito, al quale sono arrivati forti e chiari i cori a lui “dedicati”, in una situazione di limbo che toglie il sonno ai tifosi. Con un trust, sul quale si può sapere poco e nulla, e uno stallo societario che lascia tutti con il fiato sospeso.
Per la salvezza, in attesa di una società che possa veramente meritarsi l’amore incondizionato di questa piazza, sarà dura, durissima, si sapeva già prima della gara con l’Olimpico. Si sapeva, proprio come si sapeva del senso di appartenenza del popolo dell’ippocampo. Capace ancora una volta di prendersi la scena. Lui sì, che vince sempre.