Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, con epicentro localizzato nel Mar Tirreno poco più al largo del Golfo di Policastro e in corrispondenza della costa calabra settentrionale, è stata registrata dagli strumenti di rilevazione dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia questa mattina alle 6.31. Si è trattato di una scossa abbastanza superficiale (ipocentro a 11 km di profondità), avvertita nitidamente dalla popolazione locale lungo tutta la costa tirrenica, dalla Calabria al Cilento e fino a Salerno. A Scalea, Maratea, Sapri e Marina di Camerota la gente si è riversata in strada. Diverse le richieste di informazioni pervenute ai Vigili del Fuoco dagli abitanti della zona e anche in tutto il salernitano. Al sisma delle 06.31 hanno fatto seguito quattro scosse, la più forte di magnitudo 2.5.
In seguito alla prima scossa registrata questa mattina, al momento non si segnalano danni a cose o persone. Ma l’allarme suscitato dallo sciame sismico ha indotto alcuni sindaci del basso Cilento a disporre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per precauzione e per consentire verifiche strutturali: il primo cittadino Mario Salvatore Scarpitta del Comune di Camerota ha firmato un’ordinanza al pari del suo collega di Centola-Palinuro Carmelo Stanziola. La circolazione ferroviaria sulla linea Sapri – Paola è rimasta sospesa per verifiche all’infrastruttura da parte dei tecnici di RFI fino alle 8.55 con pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario: i treni in viaggio hanno subito ritardi fino a 90 minuti, mentre due regionali sono stati limitati nel percorso.
Negli ultimi decenni, questa zona della Calabria tirrenica è stata interessata da un’attività sismica frequente, con terremoti di magnitudo inferiore a 5. La zona tirrenica della Calabria è caratterizzata da pericolosità elevata, come testimoniano i numerosi terremoti avvenuti in passato sia in terra che in mare.