A ridosso della stagione estiva, i bagnanti e i gestori degli stabilimenti rivolgono un’inevitabile attenzione alla qualità delle acque del nostro mare. Gli ultimi campionamenti dell’Arpac, eseguiti durante il mese di maggio, rivelano che anche quest’anno è balneabile gran parte del litorale cittadino. Un quadro nel complesso positivo, le cui anomalie, però, non tardano ad affiorare. A Torrione, ad esempio, il tratto di mare compreso tra la piscina comunale e il lungomare Marconi non rientra nei parametri microbiologici determinanti ai fini della balneabilità, per effetto di alcuni valori oltre la norma: enterococchi (2005 unità riscontrate su un massimo di 200) ed escherichia coli (2005 unità su un massimo di 500). Escherichia coli ed enterococchi intestinali, ritenuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicatori specifici di contaminazione fecale, indicano l’elevato livello d’inquinamento, al momento del prelievo, della striscia di mare in questione. Un risultato non in grado di influire sulla classificazione delle acque esaminate, che rimane “Buona”. L’eventuale declassamento, infatti, avviene al completamento del set di dati comprendente almeno 16 campioni, spalmando quindi la valutazione su un arco temporale più lungo. Le acque di Torrione, già in passato suscettibili a divieto temporaneo di balneazione, rimangono un osservato speciale nonostante la confermata balneabilità: il giudizio di idoneità d’inizio stagione balneare deriva dall’analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio. La situazione, al momento, non implica l’intervento da parte del comune, cui l’Arpac fornisce puntualmente i dati. Solo per le acque considerate di qualità “Scarsa” il comune può imporre o revocare, attraverso un’ordinanza, il divieto di balneazione per impedire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento. Sorte toccata al tratto di costa in cui il mare riceve le acque dell’Irno, dapprima sottoposta al divieto e poi, ai primi di maggio, in seguito a un intervento compiuto sul fiume stesso, considerato di nuovo balneabile tramite apposita delibera e mostrando il parere dell’Arpac, che testimonia un’inversione di tendenza soltanto nell’ultimo mese. Fino al prelievo del 24 aprile, e per quasi un anno, i valori di Foce Irno non sono mai rientrati nei parametri stabiliti ai fini della balneabilità, con punte allarmanti d’inquinamento batteriologico registrate nello scorso mese di settembre.
Al cospetto della classificazione “Eccellente” di tutti gli altri tratti di costa appartenenti al territorio del Comune di Salerno, un’altra eccezione è rappresentata dalla zona limitrofa a Torre Angellara, in prossimità del punto in cui sfocia il torrente Mariconda e fino al limite Nord di Marina di Arechi. Qui, nell’ultimo prelievo effettuato a maggio, i valori di enterococchi intestinali sono pari a 531 unità su un massimo di 200, e addirittura raggiungono le 1184 unità quelli di escherichia coli, su un massimo tollerabile di 500. In questo tratto la classificazione rimane “Eccellente” in virtù degli ottimi precedenti, ma dalla fine di Mercatello fino al porto turistico di via Allende, il prossimo campionamento, previsto per il mese di giugno, assume un valore decisivo per il prosieguo dell’intera stagione balneare. Per le numerose strutture turistiche che sorgono nei dintorni, un esito da non sottovalutare. L’attività di monitoraggio condotta dall’Arpac proseguirà con cadenza mensile per l’intera stagione fino a settembre.