Salernitana, Ventura sprona Cerci e tifosi: “Può fare molto di più, Arechi vuoto fa male”

Sesta vittoria di fila all’Arechi. Gian Piero Ventura si gode il successo della sua creatura sul Venezia (2-0). “Sulla carta avevamo l’obbligo di vincere, ma stasera avevamo di fronte una squadra che ha buona organizzazione. Di positivo ci sono i tre punti e l’approccio della squadra”.

Su Cerci

“Aveva voglia di dare qualcosa alla squadra, la squadra l’ha capito. È stato un bel connubio, ma è solo l’inizio. Abbiamo anticipato i tempi, volevo dargli ancora quindici giorni. Ha fatto buone cose, ma conoscendolo può fare molto di più, poi può essere che domani non si regga in piedi. Deve continuare a lavorare, deve metterci forza esplosiva, la cosa positiva è l’approccio. Il vero Cerci è un’altra cosa”.

Sulla gara

“Il 90% dei pericoli creati dagli avversari nascono da errori nostri, ma sono facilmente evitabili. Di positivo c’è lo spirito della squadra, c’è da dire grazie a Micai, la parata è una scarica di adrenalina per tutta la squadra”.

Sugli episodi arbitrali

“Su Gondo c’era rigore, il loro non lo so. Sicuramente sono meravigliato che protestino dopo quello che è successo all’andata, non voglio parlare di episodi”.

Sulla crescita del gruppo

“C’è tanto da migliorare, ma è un gruppo che ha voglia di migliorarsi. Sicuramente siamo una delle squadre più giovani del campionato”.

Sulla tifoseria

“È evidente che c’è qualcosa che non va sotto questo aspetto. Io non ricordo una sola persona che ha parlato di serie A, a San Gregorio Magno i tifosi non mi hanno chiesto la promozione, ma la voglia di onorare la maglia, l’impegno. Evidentemente ci sono presupposti non corretti, sentivo cori contro Lotito, segno che la squadra non c’entra niente. Finché non ci sarà un chiarimento definitivo è un peccato, perché si fa calcio per essere in simbiosi con i tifosi, non si può pensare di fare calcio con un Arechi vuoto. Noi dobbiamo solo andare avanti e provare a lavorare per la Salernitana”.

Sull’emergenza sanitaria

“Si deve sapere la verità. Se si decide di stare a porte chiuse, per tutte le partite deve essere così. C’è un po’ di confusione, è inutile negarlo, ma ho la certezza assoluta di non sapere bene le cose”.

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