“E’ stata una partita condizionata da due episodi, dal gol fortuito che abbiamo regalato e dall’espulsione di Lombardi. Ha calciato di rabbia la palla, ma non verso l’arbitro, ha pensato che fosse diretta a lui e ha estratto il rosso”. Gianpiero Ventura mastica amaro al termine di Salernitana-Cremonese 3-3, gara dalle mille emozioni e dai mille errori, che il tecnico granata analizza dopo il 90′.
Sulla gara
In alcuni momenti abbiamo fatto cose buone, a volte siamo stati superficiali. Con l’Entella ho visto segnali di compattezza, ma non ho detto che era stata una grande partita, ma quei segnali di compattezza li ho visti pure oggi, non è da tutti recuperare due gol alla Cremonese. Erano due punti alla portata, abbiamo l’amaro in bocca. C’era lo spirito giusto, ci sono stati tiri parati dal portiere, siamo arrivati spesso sul fondo.
Sull’atteggiamento
Non è un problema fisico, è per alcuni versi psicologico, è subentrata un po’ d’ansia. Sono errori che sono facilmente eliminabili con più serenità. Errori talmente grossolani che si potranno evitare facilmente in futuro.
Sulla ripresa del campionato dopo la lunga sosta
Volevamo giocarci qualcosa di importante, dopo 5’ andiamo sotto di un gol, è un’ingenuità che avrebbe ucciso chiunque. Poi l’abbiamo recuperata due volte, avevamo la partita in mano prima dell’espulsione di Lombardi. Se fossimo stati quelli del secondo tempo con il Pisa non l’avremmo mai recuperata. Questa squadra si sta sempre più compattando, al 90’ volevamo ancora provare a vincere. Se dovessimo andare ai playoff, e li affrontiamo con l’atteggiamento del secondo tempo con il Pisa, meglio non andarci, se invece pensiamo ad oggi, con un po’ di raziocinio in più, potremmo dire la nostra. Se ci arriviamo dobbiamo arrivare per vincerli, non tanto per partecipare. Per questo apprezzo la compattezza anche in ottica futura.
Sui calciatori in scadenza
Credo sia stata esercitata estensione di contratto per tutti, sull’esclusione di Kiyine, ho pensato di dargli una giornata di riposo, aveva bisogno di recuperare. Non è un’esclusione, ma una gestione delle forze fresche.
Sui nervi tesi nel finale tra le due panchine
Erano anni che non facevo la serie B, non pensavo si potessero sentire le cose che ho ascoltato oggi.