Pensiero Stupendo,
Patty Pravo, Pensiero Stupendo
nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d’amore…
Questione di cuore. Quello grande, enorme, lasciato in campo al Bentegodi da una Salernitana stoica, capace di aprire il 2022 calcistico a tinte granata, dopo la partita fantasma dell’Arechi con il Venezia, con un successo che alla Bersagliera mancava da oltre due mesi. E che consente di poter tornare a parlare di pallone con un rinnovato entusiasmo dopo le ultime scoppole che hanno fiaccato nello spirito la truppa di Colantuono e la stragrande maggioranza della tifoseria.
Tifoseria che ha salutato il 2021 stappando bottiglie di bollicine per la fine di un’era, quella di Lotito e Mezzaroma che fanno rima con multiproprietà, capace di trascinarsi stancamente anche più del dovuto, dopo una promozione in serie A che per molti sembrava motivo di liberazione. Benvenuto a Danilo Iervolino, nuovo presidente della Salernitana capace di operare, in nemmeno dieci giorni, una piccola ma già significativa rivoluzione.
In attesa che la sua, di era, entri definitivamente nel vivo, il nuovo proprietario dell’ippocampo ha contrapposto al silenzio assordante degli ultimi mesi, o alle infelici battute spesso fuori luogo del Magno Claudio, una comunicazione frizzante, basata su sentimenti finalmente positivi, lontani anni luce dallo spirito ricattatorio troppo spesso respirato a queste latitudini negli ultimi dieci anni.
E’ stata la sua nota audio di Whatsapp di fatto a ufficializzare l’acquisto della Salernitana poco dopo la mezzanotte del 31 dicembre, e quel rassicurante “inoltrato molte volte” che ha alimentato i sogni di futuro di un’intera città, arrivata al capodanno con l’inquietante incubo dell’esclusione dal campionato. Campionato, che ora, e soprattutto dopo i proclami arrivati negli ultimi giorni, attraverso collegamenti a La Domenica Sportiva, 90° Minuto, o tramite i propri canali social, sembra già aver ritrovato nuovo senso.
Anche perché, ieri sera nella città di Giulietta, una squadra falcidiata dal Covid ha saputo ritrovare quantomeno la voglia di lottare, pur consapevole dei propri limiti (che andranno colmati in fase di mercato se veramente si vuol dare seguito al sogno salvezza), e tenere testa a un Verona non apparso particolarmente in palla. Dopo un assedio iniziale, fatto più di dominio territoriale e di pressione offensiva che di reali occasioni per sbloccare il match, la Salernitana ha saputo tener botta, portandosi avanti con un rigore procurato da un generoso Gondo e realizzato non senza brividi da Djuric, ma soprattutto restare in partita dopo il pareggio subito ad opera di Lazovic.
Poi una punizione gioiello, quella di Kastanos, che vale il primo storico gol di un cipriota in serie A, ma che conferma l’assoluto bisogno di qualità per provare a invertire la rotta. Per vincere le partite, il cuore non sempre potrà bastare, e vero è che l’impegno e la generosità dei calciatori con l’ippocampo sul petto non è (quasi) mai venuta meno in questa prima metà di stagione. Il capolavoro del talento mancino, spesso troppo fumoso a dispetto di una cifra tecnica già fatta intravedere sino ad oggi, fissa la salvezza a “soli” sei punti, mandando in estasi l’intera famiglia Iervolino, raccolta sul divano a tifare a distanza, ma completamente bardata di granata. Un tripudio d’ippocampi mostrato con fierezza, orgoglio, e una voglia che suona già come promessa, quella di dare amore a una piazza che forse non chiede altro, ovvero un presidente che ami la propria (e unica) squadra. Chiamatela anche questione di cuore…