Nel giorno in cui la Salernitana festeggia il suo 101esimo anniversario, la squadra allenata dal tecnico Gian Piero Ventura mette nel mirino il ritorno in campo per la ripresa del campionato, in programma domani pomeriggio con il Pisa. Il trainer granata dovrà fare i conti con l’emergenza, viste le assenze di Micai, Cicerelli, Mantovani, Heurtaux, e degli squalificati Gondo e Jallow in avanti. E in attesa di tornare all’Arechi, ha raccontato le sue sensazioni della vigilia in videoconferenza.
Che Salernitana vedremo?
Spero una Salernitana più consapevole dei propri mezzi, più convinta. Dopo tre mesi inaspettati c’è un punto di domanda che vale per tutte le squadre, mi auguro che sia quello che ho percepito, con la convinzione di aver intrapreso la strada di potersi ritagliare un grande spazio da protagonista in questo campionato.
Si riprende dall’emergenza
Cicerelli stava benissimo, il suo infortunio non è chiaro. Gli altri (Heurtaux e Mantovani) sono acciacchi preventivati, del momento. Salteranno una partita per essere pronti per quella successiva. Questa squadra vuole andare da sola, è meno scolastica, è in grado di prendersi responsabilità.
Sulle ambizioni
C’erano grandi perplessità, noi sappiamo di non esser la squadra più forte del campionato. Sono estremamente curioso dopo tre mesi di sosta, credo ci siano i presupposti per compiere un ulteriore passo in avanti. Ci sono tutti scontri diretti, non abbiamo sfide con le ultime in classifica, sono verifiche importanti. Sarà il campo a dire chi siamo e che progressi abbiamo fatto.
Sull’assenza di Micai
La sua assenza non era preventivata, prima ha avuto un problema al dito, ora al torace. Da un lato siamo dispiaciuti, ma sono estremamente sereno perché in porta ci va un portiere, Vannucchi che gode della mia fiducia e di quella dei compagni, che ha sempre lavorato bene, e ha buone qualità.
Sull’Arechi chiuso
Danno per il calcio in generale, perdita importante. Vale per tutti, c’è chi sentirà meno l’esigenza del pubblico, qualcuno pagherà di più, peserà l’assenza della Curva.
Sull’anniversario della Salernitana e sulle temperature
E’ un calcio diverso, a parte il Mondiale nessuno ha affrontato queste temperature. I ritmi negli Stati Uniti nel 94 i ritmi erano molto più bassi rispetto ad altre edizioni, sarà diverso ma sarà un problema di tutti. Vediamo se abbiamo lavorato bene o male, e se saremo capaci di gestire la disidratazione che ci sarà, i muscoli asciutti a fine partita. Per i 101 anni, mi sento fortunato. Arrivare a Salerno nell’anno del Centenario ed entrare nel centunesimo, è motivo di orgoglio. E’ un augurio che ci siano altri cento anni, per me è motivo di orgoglio.
Taglio degli stipendi?
Io ho rinunciato quando sono venuto, non potevo dare più niente, ho rinunciato dieci volte di più rispetto ai giocatori.
Situazione Coronavirus
Credo sia venuta a mancare una riflessione, un po’ di buonsenso. Ora siamo passati dal potersi allenare sul campo alle mascherine, ai contatti. Prima si parlava di un calciatore positivo, ora non si bloccherà tutto e si giocherà ugualmente. Mi auguro che il pubblico torni al più presto negli stadi.
Sull’esperienza a Pisa
Ho un ricordo bellissimo, Cerci aveva 18 anni, io ero giovane, era un calcio d’altri tempi. Il sistema di gioco dipenderà da come si schiererà il Pisa, appena vedrò la formazione deciderò sia lo schieramento sia l’aspetto tattico, non possono andare al buio, i giocatori già lo sanno. Ci dovremo giocare tutte le partite per vincere. Abbiamo provato un po’ di cose e siamo pronti a cambiare a seconda dell’avversario.