MICAI 4: ha grosse responsabilità sul corner tagliato calciato da Mesias, quando manca completamente il pallone e regala a a Nalini e Golemic la possibilità di colpire di testa a pochi metri dalla porta. Incerto anche sul finire del tempo nel non trattenere una punizione laterale piuttosto innocua. Un’altra uscita a farfalle sull’ennesima punizione laterale dei crotonesi, un passaggio con i piedi azzardato e una reattività non delle migliori sulla spizzata all’indietro di Jaroszinski concludono la sua serata tutt’altro che felice.
KARO 6: prova a supportare la manovra offensiva sganciandosi spesso dalle retrovie, spizza il pallone che consente a Jallow di pareggiare l’iniziale svantaggio, ma in fase difensiva le letture tattiche lasciano spesso a desiderare e commette qualche inutile fallo di troppo.
MIGLIORINI 5: Micai lo trae in inganno uscendo a vuoto, ma lui dovrebbe gestire con maggiore tempestività ed esperienza la marcatura su Nalini. Subito dopo gestisce in modo svagato un pallone che, fortunatamente, non viene catturato dagli avversari. Quando gli giocano palla addosso sa farsi rispettare, molto più complessa è la faccenda quando deve muoversi singolarmente ed insieme all’intero reparto. Deficitario il suo presidio dei sedici metri quando gli avversari costringono la squadra a difendersi.
JAROSZINSKI 4,5: conferma di non possedere le conoscenze basilari per recitare con solidità nel ruolo di centrale difensivo. Di positivo solo una chiusura nel primo tempo favorita soprattutto da un errore in rifinitura del Crotone. Per il resto è sempre distante dall’uomo, non accorcia mai nei tempi giusti, troppo irruento negli interventi anche quando bisognerebbe temporeggiare, mentre le diagonali verso la zona dove si muove il pallone continuano ad essere un optional nel suo repertorio, come testimonia l’azione in cui lascia completamente sguarnito il centro area consentendo a Crociata di calciare indisturbato. Fragile e scomposto anche in occasione dell’autorete che rischia di vanificare un altro successo granata.
LOMBARDI 6,5: è uno dei punti di riferimento offensivi della squadra, lotta con il solito ardore leonino, prova costantemente la percussione, impegna severamente Cordaz, ma la generosità eccessiva lo rende spesso precipitoso ed impreciso. Quando affiancherà al suo intraprendente e qualitativo podismo anche una buona dose di lucidità, la Salernitana potrà contare su un calciatore ancora più determinante.
AKPRO 5,5: primo tempo caratterizzato da qualche amnesia di troppo nel presidio difensivo della sua zona di competenza e da un modesto contributo in fase d’inserimento. Decisamente meglio l’inizio della ripresa, quando si esibisce in un paio di strappi dei suoi e regala maggiore legna nella zona nevralgica. Non è al meglio, finisce in fretta la benzina e Ventura lo sostituisce. (ODJER s.v)
DZICZEK 6: sbaglia tanto in fase di costruzione ed anche in zona tiro si esibisce con una conclusione che termina altissima sopra la traversa. In fase difensiva alterna qualche buon ripiegamento per sottrarre palla agli avversari ed un paio di incertezze che fanno ripartire il Crotone. Però ha personalità e si vede, soprattutto quando detta il passaggio ai compagni e si assume la responsabilità di velocizzare le giocate. Dal suo piede partono i due corner da cui scaturiscono il primo ed il secondo gol granata.
DI TACCHIO 5: il ruolo di mezzala non si adatta alle sue caratteristiche di calciatore compassato e di lettura tattica. Sente più di tutti il momento difficile della squadra e si rende protagonista di qualche alterco di troppo con gli avversari. Solita generosità anche in fase di pressing, ma la sua partita è priva di note significative e abbastanza disordinata. (KIYINE 7): la panchina ”punitiva’ gli giova, perché il ragazzo si getta nella contesa con personalità e concentrazione, risultando determinante nell’operazione rimonta della Salernitana. Sterza con continuità al centro e favorisce il giropalla della squadra, lancia splendidamente Jallow verso la porta calabra, ma l’ex cesenate sciupa tutto. Inoltre si libera di un avversario e calcia in porta trovando la respinta di Cordaz, prima di guadagnare la punizione che lui stesso calcia pennellando un ottimo spiovente per la testa del rapace Gondo.
CICERELLI 6: nel primo tempo parte con un’ottima accelerata che procura un’ammonizione a Molina, il quale giocherà condizionato dal rischio espulsione fino alla sostituzione operata da Stroppa. Ottima un’apertura di quaranta metri che libera una prateria allo sgusciante Lombardi. Bella ma sfortunata la punizione a foglia morta che si spegne a lato di pochissimo. Nella ripresa, complici i problemi fisici avvertiti in settimana, finisce il carburante e viene sostituito da Ventura. (JALLOW 4): il gol realizzato ed un’altra azione conclusa con un tiro che trova la respinta di Cordaz, affiancate da qualche inutile giocata delle sue, varrebbero anche la sufficienza, ma le reiterate e scomposte polemiche con il pubblico di fede granata trasformano in vergognosa sceneggiata il suo spezzone di gara.
DJURIC 5,5: concentrazione, voglia di lottare e sacrificio tattico non lo abbandonano mai, ma negli ultimi venti metri continua a non avere spunto e chiarezza d’idee. Potrebbe fare molto meglio su un paio di colpi di testa, ma una volta impatta il pallone con la faccia e l’altra consegna una sorta di comodo retropassaggio pallone alle braccia di Cordaz.
GONDO 8,5: è la sua serata, un vero e proprio trionfo personale. Resta acceso per quasi per l’intera durata del match, colpendo una traversa superiore con uno stacco di testa da posizione impossibile, causando l’espulsione di Golemic con un’ottima verticalizzazione e, soprattutto, spedendo alle spalle di Cordaz due palloni grazie ad altrettanti imperiosi colpi di testa.
ALL. VENTURA 6: la scelta di schierare insieme Di Tacchio e Dziczek non sembra felicissima, perché il centrocampo non riesce quasi mai a supportare le azioni offensive della squadra, le quali sono affidate soprattutto alla verve di Cicerelli, Lombardi e Gondo. La vittoria aiuterà il gruppo a lavorare con maggiore serenità, ma gli errori difensivi, sempre gli stessi, meritano di essere analizzati a fondo alla ripresa degli allenamenti. Gli ingressi di Jallow e Kiyine gli danno però ragione, perché la squadra riesce a produrre un finale di partita intenso e rabbioso e porta a casa una vittoria di fondamentale importanza.