Un pari fortunato, ma tutto sommato giusto, quello tra Salernitana e Reggina, che all’Arechi impattano per 1-1. Meglio dal punto di vista del gioco gli amaranto, ma gli uomini di Castori possono recriminare per un maggior numero di occasioni create dalle parti di Plizzari, spesso chiamato in causa a differenza di Belec.
Castori deve fronteggiare l’emergenza in mediana, e come previsto alla vigilia adatta Cicerelli e Kupisz da interni ai lati di Schiavone, unico centrocampista di ruolo disponibile. Il tecnico marchigiano, che squalificato assiste al match dalla tribuna, conferma il 3-5-2 con Tutino e Belec dal 1’. Buona partenza dei padroni di casa, che mettono subito i brividi alla retroguardia amaranto. Prima è Cicerelli con un tiro da fuori a impensierire Plizzari, poi l’ex Paganese serve una palla al bacio per Kupisz, che di testa costringe l’estremo difensore scuola Milan al grande intervento. E’ solo una sfuriata però, perché con il passare dei minuti è la Reggina a prendere in mano il pallino del gioco. Occasioni vere e proprie non ce ne sono, così tocca alla Salernitana rifarsi viva dalle parti di Plizzari prima dell’intervallo. Curcio batte un calcio di punizione teso che trova l’incornata di Tutino, ma ancora una volta il portiere calabrese risponde presente.
Nella ripresa le due squadre accusano la stanchezza, e anche la pioggia che si abbatte sul prato dell’Arechi non facilita le cose. Prima Kupisz si inserisce con un pizzico di ritardo sul traversone di Curcio, poi è la Reggina alla metà della ripresa ad andare vicino al bersaglio grosso, con un piazzato mancino di Crisetig che fa la barba al palo. Al 26’ è Tutino a disperarsi per il salvataggio disperato di Loiacono, che devia la conclusione dell’ex Napoli praticamente a botta sicura, dopo l’ottima sponda di Djuric. Arriva poi il momento di Jeremy Menez, che si accende dopo una gara piuttosto anonima e si prende la scena. Il francese sfrutta la sponda di Faty per inserirsi in area di rigore, e freddare Belec sul suo palo dopo aver mandato al bar Aya e Lopez (83’). Nemmeno il tempo di esultare, che gli amaranto incassano il gol del pareggio di Casasola, che dopo trenta secondi disegna un fortunato traversone che si infila all’incrocio dei pali, beffando l’incredulo Plizzari. La rete del momentaneo pareggio galvanizza i padroni di casa, che sfiorano il vantaggio con Gondo, che servito da Tutino calcia a lato da buona posizione. Risponde subito anche la Reggina, ancora con l’asso francese, che su calcio di punizione mette i brividi a Belec, complice anche una deviazione della barriera. Minuti concitati nel finale, con l’occasionissima di marca granata, con Gondo il cui pallonetto viene intercettato da Plizzari, e da Tutino al quale non riesce il tap-in per questione di centimetri, e di una deviazione di un difensore amaranto sulla linea. Finisce con un pari la prima della Salernitana targata Castori bis.
SALERNITANA (3-5-2): Belec; Veseli, Aya, Lopez; Casasola, Kupisz, Schiavone, Cicerelli, Curcio (28’ st Migliorini); Tutino, Djuric (41’ st Gondo).
In panchina. Micai, Russo, Bogdan, Karo, Galeotafiore, Iannoni, Giannetti, Lombardi. Allenatore. Bocchini.
REGGINA (3-4-1-2): Plizzari; Loiacono, Gasparetto, Rossi; Rolando, Bianchi (12’ st Faty), Crisetig, Liotti (24’ st Di Chiara); Bellomo (23’ st Mastour); Menez, Denis (36’ st Lafferty).
In panchina Guarna, Farroni, Delprato, Bertoncini, Peli, Stavropoulos, De Rose, Folorunsho. Allenatore. Napoli.
ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna. (Assistenti: Raspollini-Cipressa. Quarto uomo: Marchetti).
RETI: 38’ st Menez (R), 39’ st Casasola (S)
NOTE. Partita disputata a porte chiuse. Rispettato 1’ di silenzio in memoria dell’arbitro Daniele De Santis. Ammoniti: Tutino (S), Loiacono (R), Veseli (S), Rossi (R), Migliorini (S). Angoli: 3-7. Recupero: 0’ pt, 2’ st.