La crisi sanitaria che stiamo vivendo da due mesi ha spostato quasi tutta l’attenzione del comparto sanitario salernitano sull’emergenza Coronavirus. Il rischio – fin dall’inizio – è stato quello di distogliere personale, reparti e strumenti dai malati con altre patologie non riconducibili al Covid-19. Qualcuno, a Salerno, lo aveva preannunciato qualche settimana fa. Luigi Greco, ad esempio, l’infettivologo in pensione richiamato in trincea al Ruggi per fronteggiare l’emergenza virus e poi licenziato per aver sollevato il problema dei posti letti nel reparto malattie infettive dell’ospedale San Leonardo di Salerno, è stato uno di quelli che avevano sollevato la questione.
Oggi, il Tribunale per i diritti del malato di Salerno, ha inviato un comunicato in cui si fa riferimento ad una situazione critica che si sta verificando, proprio in questi giorni, presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera salernitana.
“Ci è stato segnalato – si legge nel comunicato – che presso il nostro Pronto Soccorso, in attesa di ricovero da due giorni, c’è un giovane paziente affetto da grave patologia infettiva, per il quale non si riesce a trovare un posto letto consono alla sua patologia. Le due UOC di Malattie Infettive della provincia di Salerno sono state spostate nei Covid Hospital di Scafati e Giovanni Da Procida”.
Nel comunicato, che porta le firme di Margaret Cittadino, Maria Grazioso e Pasquale Trotta, si richiede di ripristinare immediatamente almeno 15 posti letto nel reparto di malattie infettive al Ruggi per poter assicurare ai pazienti affetti da tali patologie – che non siano derivate dal Coronavirus – un giusta cura.
Attualmente, presso il Pronto Soccorso del Ruggi c’è un secondo paziente con grave patologia infettiva ad attendere di essere trasferito in reparto.