Il blocco dei licenziamenti, in scadenza il 31 marzo prossimo, rischia di cessare i suoi effetti e di inguaiare oltre 200mila lavoratori. E’ questa una delle prime urgenze sul tavolo del nuovo Governo e una delle priorità fissate dal ministro Orlando, al lavoro anche per mettere a punto un pacchetto di misure per le politiche attive del lavoro. Nell’incontro con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali i sindacati hanno ribadito la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti.
Tra le urgenze anche il varo del decreto Ristori, per il quale è già stato ottenuto lo scostamento di bilancio per 32 miliardi e che dovrà inoltre coprire con le indennità tutte le forme di lavoro già tutelate dai precedenti decreti e chi ne è rimasto escluso, prevedendo anche l’intervento di proroga di Naspi e Discoll, tutto ciò includendo anche i settori maggiormente colpiti come turismo, servizi, spettacolo e cultura. Nel vertice tra il ministro del Lavoro Orlando e i sindacati, si è parlato anche di tutele ai lavoratori fragili e di garantire risorse per sostenere i congedi. Il ministro si è assunto l’impegno di riconvocare le organizzazioni sindacali entro la fine di questo mese per avanzare una prima proposta sugli ammortizzatori sociali, sulle politiche attive e per presentare una agenda di lavoro che, a partire dal PNRR, crei nuova occupazione soprattutto per le donne e i giovani del Mezzogiorno.