Sul versante delle riaperture, il 30 aprile scadrà l’ultimo decreto ma il criterio rimarrà quello della scienza, come confermato dal premier Mario Draghi in conferenza stampa: “Il lavoro procede, ora si tratta di fare scelte, di decidere la direzione. Prima si vaccineranno anziani e fragili, prima si ritornerà alla normalità”. Il premier ha quindi individuato nei 75/80enni e nelle categorie fragili la priorità assoluta per le prossime settimane, in prossimità delle prime riaperture. Nel frattempo il Governo sta studiando una misura per consentire, non prima di fine aprile, ai ristoranti di riaprire almeno a pranzo, ma solo fino alle 16 del pomeriggio per evitare l’orario degli aperitivi. Tra le riaperture previste entro fine mese anche quelle di cinema, teatri e musei.
“Non esiste una soglia predefinita per poi riaprire, gli scenari devono essere monitorizzati attraverso vari indicatori, e su questo si sta lavorando sostanzialmente sulla prospettiva di maggio. È un approccio dinamico, esistono indicatori che si vanno a modellare man mano che evolve il sistema. Dobbiamo essere massimamente flessibili, prepararci alla possibilità che possa arrivare una nuova variante”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.