Il premier Mario Draghi l’ha ripetuto a più riprese durante il question time alla Camera: bisogna essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute. Il Governo intende adottare un approccio graduale e allentare le restrizioni a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale. Indicazioni significative giungeranno dalla prossima Cabina di Regia a Palazzo Chigi che si terrà lunedì 17 maggio, un’occasione per modificare gli orari del coprifuoco, con lo slittamento di almeno un’ora a partire dal 24 maggio.
Mancano pochi giorni per una prima, concreta ripartenza del turismo italiano: da sabato 15 maggio, infatti, sarà abolita la mini quarantena per le persone provenienti dai Paesi europei, Gran Bretagna e Israele. Per entrare nel nostro Paese i turisti dovranno dunque semplicemente rispettare le stesse regole in vigore per gli spostamenti verso le regioni non gialle. Basterà quindi presentare un tampone negativo, dimostrare di essere vaccinati o di essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi per evitare la quarantena di 14 giorni, vero e proprio freno per la rinascita del comparto alle porte dell’estate.
Per il prosieguo dell’estate molto dipenderà dalla campagna vaccinale. Secondo il calendario del Commissario Figliuolo, tra fine giugno e inizio luglio risulteranno vaccinati almeno con una dose le persone fragili e quelle maggiori di 60 anni, che rappresentano le fasce più a rischio. La vaccinazione sta già portando a un calo dei contagi tra i più anziani e a una riduzione della pressione sulle strutture ospedaliere. Questi miglioramenti consentiranno una graduale e progressiva riapertura del Paese.
Per quanto riguarda i flussi turistici, il Governo prevede di ampliare la sperimentazione dei voli “Covid-tested”, che includa più linee, più rotte e più aeroporti. È poi in corso una revisione delle misure esistenti per permettere accessi a fronte della presentazione di un tampone negativo e senza quarantena anche per quanto riguarda i Paesi del G7 (specialmente USA, Canada e Giappone).
“Manterremo invece tutte le precauzioni necessarie rispetto ai Paesi nei quali è stata riscontrata un’ampia diffusività del Covid e delle sue varianti più pericolose. In questo modo, l’Italia si riaprirà al mondo e ai turisti in condizioni di maggior sicurezza”, ha assicurato il premier Draghi.
Ad oggi sono quasi 9 milioni (8 milioni e 750mila, per la precisione) gli italiani che hanno prenotato una vacanza estiva o stanno per concludere la prenotazione. Lo ha reso Confcommercio, che specifica che “si tratta del 35% di quei 25 milioni che normalmente fanno una vacanza in una struttura turistica, da giugno a settembre in Italia o all’estero”. Qualcosa si muove, dunque, anche se “al momento l’unica cosa che si può constatare è un incremento molto forte delle richieste di informazioni, unito al consolidamento delle prenotazioni da parte degli italiani”.