Report Iss: da febbraio 99 deceduti su 100 non avevano completato ciclo vaccinale

L’ultimo report realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità presenta le caratteristiche cliniche più comuni nei pazienti deceduti SARS-COV-2 positivi con “ciclo vaccinale completo”: patologie croniche preesistenti, complicanze, trattamenti. Sono classificati come vaccinati con ciclo completo tutti i decessi con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentata dopo 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale (quindi 14 giorni dal completamento della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Astra Zeneca o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson).

Un ciclo vaccinale completo non garantisce comunque una efficacia vaccinale del 100%. Infatti, gli studi clinici controllati hanno evidenziato una efficacia vaccinale dei vaccini in uso in Italia con valori tra l’88 e il 97%. Fino al 21/07/2021 sono 423 i decessi SARS-COV-2 positivi in vaccinati con “ciclo vaccinale completo” e rappresentano l’1,2% dei 35.776 decessi SARS-COV-2 positivi avvenuti nel periodo dal 01/02/2021 al 21/07/2021. Si segnala che questo dato non può fornire informazioni circa l’efficacia della vaccinazione ma viene fornito con finalità puramente descrittive. La data dello 01/02/2021 è stata scelta come data indice perché corrisponde alle cinque settimane necessarie per il completamento del ciclo vaccinale a partire all’inizio della campagna vaccinale avvenuto il 27/12/2020. Si segnala inoltre che al 21/07/2021 erano 22.129.193 le persone vaccinate con ciclo completo (14 giorni dal completamento della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Astra Zeneca o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson).

L’analisi presentata è basata su un campione di 70 cartelle cliniche dei 423 decessi SARS-COV-2 positivi
avvenuti fino al 21/07/2021 in vaccinati con “ciclo vaccinale completo” (16.5%). Rispetto alla totalità dei
decessi per cui sono state analizzate le cartelle cliniche, nel campione dei deceduti con “ciclo vaccinale completo” l’età media risulta decisamente elevata (88.6 vs. 80 anni). Inoltre, il numero medio di patologie osservate in questo gruppo di decessi è di 5,0, molto più elevato rispetto ai decessi della popolazione generale. Dopo l’insufficienza respiratoria acuta, le sovrainfezioni sono le complicanze maggiormente diffuse nelle persone decedute con ciclo vaccinale completo. Terapia antibiotica e steroidea sono le terapie più utilizzate su questi pazienti.

Nei casi dei decessi di chi aveva già completato il ciclo vaccinale possono essere due le possibili spiegazioni. In primis, i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da SARS-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. In secundis, questo risultato può essere spiegato dal fatto che è stata data priorità per la vaccinazione alle persone più anziane e vulnerabili e che quindi questa rappresenta la popolazione con maggiore prevalenza di vaccinazione a ciclo completo alla data in cui è stata eseguita questa valutazione.

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