La matassa di un centrodestra succube dei nuovi equilibri nazionali è sul punto di sbrogliarsi grazie a un accordo che delinea i futuri incarichi in giunta. E’ così che la Lega, traino dell’intera coalizione, ha accolto favorevolmente la candidatura in Campania di Stefano Caldoro, indicato in primis da Silvio Berlusconi. Anche Salvini, ieri a Napoli per l’ennesimo spot elettorale al carcere di Poggioreale, ha ribadito il suo sostegno all’ex governatore: “Ha governato bene, nulla da eccepire su di lui”. “Ringrazio Salvini per l’apprezzamento e concordo con lui: vince la squadra prima del singolo”, ha risposto alle lusinghe Caldoro.
Fonti accreditate riferiscono di un accordo già sottoscritto dalle forze politiche in questione: l’appoggio della Lega a Caldoro, nonostante la decisione definitiva spetti ai vertici nazionali dei partiti della coalizione, ancora alle prese con le candidature per l’imminente appuntamento elettorale in Calabria, è subordinato alla nomina di Aurelio Tommasetti all’assessorato all’Istruzione e a quella di un altro uomo chiave del carroccio, avvolto ancora nel mistero, all’assessorato preposto alla gestione dei rifiuti. D’altronde è stato lo stesso Salvini, durante la sua incursione in terra partenopea, ad ammetterlo: “Mi piacerebbe che potessimo avere l’area che si occupa di smaltimento e gestione dei rifiuti”. L’ex rettore dell’Università di Salerno, già candidato della Lega alle Europee (bocciato dagli elettori) mentre ricopriva ancora l’incarico all’Ateneo, è stato recentemente nominato responsabile per il programma regionale del partito. Un ruolo di primo piano destinato a non esaurirsi in campagna elettorale. L’idea di Salvini è quella di spendere il pupillo Tommasetti per costruire un’immagine nuova attorno a un partito che al Sud risente della mancanza di classe dirigente.