Il rammarico per il calcio di rigore fallito da Milan Djuric resterà a lungo, l’errore dal bosniaco costa il secondo posto solitario alla Salernitana, che non va oltre lo 0-0 al Granillo contro la Reggina, fallendo il sorpasso a Monza e Chievo, raggiunti solo ma non superati a quota 35 dai granata al secondo posto in classifica.
Castori perde dopo appena un quarto d’ora Cicerelli, ed è costretto a gettare nella mischia Durmisi, che dopo un paio di scatti a freddo rischia seriamente di lasciare il campo, ma invece è solo uno spavento. Proprio l’ex Lazio si dimostrerà, al netto di una condizione ancora approssimativa, uno dei più positivi di serata. Eppure è la Reggina a tenere il pallino del gioco in mano, e prima Menez mette i brividi a Belec, poi è lo stesso portiere a rispondere presente sui colpi di testa in rapida successione di Montalto e Loiacono. Squilli di marca campana, pochi o nulla, almeno fino alla ripresa, quando Durmisi recupera palla e serve Gondo sul filo del fuorigioco, che salta Nicholas e viene abbattuto dall’estremo difensore amaranto, conquistando il calcio di rigore. Sul dischetto va Milan Djuric che pesca l’angolino, ma trova l’intervento prodigioso del portiere avversario. Pochi minuti dopo è la Salernitana a rischiare grosso, per una trattenuta di Bogdani ai danni di Montalto, ma questa volta l’arbitro lascia correre tra le proteste accese dei padroni di casa. Castori lancia nella mischia Kiyine, Tutino, e Schiavone, ma l’inerzia del match non cambia, ma soprattutto il piano tattico resta solo lo stesso, palla lunga per la spizzata di Djuric. Le emozioni sono ben poche, il risultato resta inchiodato sullo 0-0, e la Salernitana, smaltita la delusione per il calcio di rigore fallito dal gigante di Tuzla, dovrà preparare ora il big match interno con il Chievo Verona all’Arechi.