Cyberbullismo, truffe online, violenza, antisemitismo e pedopornografia. Questi sono i fenomeni digitali che emergono dal report della Polizia Postale per l’anno 2019 che porta a galla risultati allarmanti e nuovi semi d’odio in Rete.
Il fenomeno degli stickers, ad esempio, è una delle novità – evitabili – che evidenzia come una parte di internet sia abitata da utenti che di esso fanno un uso negativo e pericoloso. Si tratta di adesivi digitali a tema violento e discriminatorio e, talvolta, antisemita. Non più solo emoticon, dunque, ma pacchetti di stickers personalizzabili che si stanno diffondendo tra i giovani in modo spasmodico ed improprio, veicolando contenuti razzisti, xenofobi, pornografici e violenti.
7 è il numero attuale di stickers incriminati fino ad ora e di altrettante indagini a carico di minori per diffusione di contenuti illeciti.
Ma, ovviamente, non è tutto: estorsioni e diffamazione online, revenge porn, stalking, molestie, minacce e le cosiddette challenges, talvolta pericolose e nocive per la generazione Z, più propensa a sperimentare tali pratiche per costruire – maldestramente e in modo errato – la propria identità online ed entrare a far parte nel magma della rete.
Il fenomeno della radicalizzazione e del cyberterrorismo spaventa e non poco. 32.170 spazi web sono stati tenuti sotto analisi dalla Polizia Postale e sono stati rimossi centinaia di contenuti.
Tra i fenomeni presenti all’interno del report, grande importanza viene data a quello del cyberbullismo. Esattamente come il bullismo online – che spesso prende la sua forza dalla massa che si scaglia contro un singolo individuo, più debole – anche il cyberbullismo si nasconde dietro qualcosa: in questo caso, la Rete, eterna membrana che “attutisce” le azioni per chi le compie, amplificandole, invece, per chi le riceve.
All’Università degli Studi di Salerno, il prossimo 13 gennaio, alle ore 11.00, presso l’Aula De Rosa, si terrà il convegno Nella rete della violenza: il cyberbullismo come fenomeno multiprospettico organizzato dalla professoressa Diana Salzano, docente di Sociologia dei media ed Internet studies e di Sociologia dell’Innovazione e presidente dell’Osservatorio Violenza Media Minori dell’Unisa, in collaborazione con il Centro Studi Media Culture Società e l’ Internet & Communication Policy Center del Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Ateneo.
Tantissimi gli esperti e i docenti di cui si susseguiranno le riflessioni nell’ambito di diversi ambiti accademici. L’obiettivo, infatti, è quello di attraversare il fenomeno del cyberbullismo, sradicarlo dalla sua zona di comfort e comprenderlo per prevenirlo. Fondamentale risulta essere la digital education a partire dalle scuole e dalle figure addette alla prevenzione di esso.
A giugno del 2019, la Regione Campania ha pubblicato un bando per un piano di interventi per prevenire e contrastare fenomeni come bullismo e cyberbullismo. Il finanziamento ammonta, complessivamente, a 200 mila euro a dimostrazione che la prevenzione di tali piaghe sociali parte dalle istituzioni.