Il 16 aprile 2021, Giovanni Carbone pubblica “Prima di perdersi”, il suo primo singolo e annesso videoclip con i quali l’artista dà vita al progetto “comecarbone”. La canzone racconta un addio ormai inesorabile, inserendosi in un videoclip che riesce a raffigurare e ampliare al meglio le sensazioni innescate dal brano nello spettatore.
“Prima di perdersi” racconta il dolore di un addio pronto per compiersi: la rabbia perché ciò stia avvenendo, la consapevolezza che sia ormai un’inevitabile destino. Qual è stata la motivazione che ti abbia spinto a scegliere un tema così intimo come primo singolo del progetto “comecarbone”?
L’ho scelto perché rappresenta un punto di svolta nella mia vita e nella mia musica.
L’arte l’ho sempre concepita in modo intimo per cui non riesco più a fare una netta distinzione con cosa non lo sia. Qualsiasi storia decidiamo di raccontare, anche quando riguarda qualcun altro ha sempre a che fare con l’intimità dell’artista, tranne quando si decide di confezionare un prodotto su misura per il momento o per un certo pubblico, ma quell’arte non mi interessa.
Questa canzone ha una forte dose di emotività che spero arrivi a chi mi ascolta, ma prova anche ad esprimere un messaggio che va oltre i sentimenti, parla di come decidiamo, o siamo capaci, di rapportarci ad essi, soprattutto quando cambiano, quando ci spaventano o quando ci confondono.
In questo progetto a spiccare sono le collaborazioni: dalla copertina realizzata da Elisa Montone, capace di racchiudere le profondità introspettive del pezzo; passando poi alle collaborazioni in ambito musicale con Luciano Tarullo (piano e tastiere) e Pierfrancesco Vairo (batteria). È giusto leggere la volontà di condividere il tuo nuovo percorso e non relegare il tutto ad un lavoro in solitaria?
Si, la mia volontà è stata da subito quella di coinvolgere persone che stimo molto umanamente e artisticamente, in modo che attraverso il loro lavoro musicale mi aiutassero a trovare una mia dimensione artistica. Poi ho allargato il cerchio e ho coinvolto sempre più persone in ambiti disparati: fotografia, videomaking, pittura, sperando di continuare su questa strada. Credo molto nelle collaborazioni artistiche e sono felice delle scelte fatte finora, stiamo andando proprio nella direzione che auspicavo.
Rispetto a questo primo singolo, nello specifico, credo che Elisa con i suoi tre disegni (tra cui la copertina), quanto Andrea Sorrentino, regista del videoclip, siano riusciti ad ampliare gli scenari intorno a questa canzone, fornendo nuove chiavi di lettura e appropriandosi di questa storia personale, per raccontarla a modo loro.
Nel videoclip del singolo colpiscono questi spazi che appaiono ora così vasti da essere indefiniti, ora capaci di opprimere. Ambienti raffigurati che riescono a riflettere uno stato d’animo mai così attuale: lo spettatore riesce a rivedersi in una condizione comune, segnata in maniera profonda dalla pandemia. Quanto credi abbia riflettuto questa situazione emergenziale sul tuo lavoro e sull’idea generale di creare musica?
Il percorso che ha portato a questo primo singolo, e che porterà ai prossimi lavori, era già in atto prima della pandemia. Sicuramente il periodo che abbiamo affrontato mi ha dato modo di riflettere e scrivere molto, quindi credo che tutto ciò sia entrato inevitabilmente nella mia musica.
“Prima di perdersi” parla di distanze emotive e fisiche, di isolamento e perdita. Beh, a ripensarci effettivamente mi suona attuale.
Attraverso il video volevamo raffigurare la separazione netta tra due persone che vivono contesti diversi, quindi inevitabilmente affrontano il distacco, riconoscendo ciò che li allontana ma anche ciò che li tiene ancora legati e vicini. Questo può arrivare con maggiore forza a chi ascolta, a causa del periodo che stiamo vivendo, abbracciando un sentimento collettivo oltre che personale. Perché, come dicevo all’inizio, la musica attraversa le storie di tutti e partendo dall’intimità di una persona può arrivare a parlare a quella di molte altre. O almeno mi piacerebbe fosse così.
Questo primo tuo singolo farà da apripista a prossimi lavori?
“Prima di perdersi” è l’estratto iniziale di un percorso che proseguirà nei prossimi mesi. Siamo al lavoro per l’uscita di un secondo singolo, con videoclip al seguito. Assieme alle persone che collaborano con me, ho deciso di lavorare a una canzone alla volta, per dare risalto alle diverse anime musicali del progetto, prima di uscire con un disco. Mi interessa che le persone conoscano per gradi tutto ciò che c’è dietro questo lavoro e alle canzoni; essendo un po’ limitati per quanto riguarda la musica dal vivo, pensiamo che questa sia la strada migliore.
Gian Luca Sapere
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