Centinaia di persone hanno affollato questa mattina le vie del centro di Pontecagnano per manifestare contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio industriale all’interno del territorio comunale. Un grande momento di dissenso civile promosso dal Comitato TutelaAmbiente di Pontecagnano Faiano, cui hanno partecipato, oltre alla cittadinanza, numerose associazioni, quasi tutti i consiglieri di opposizione e altri esponenti della politica salernitana, in uno schieramento traversale. Nel mirino dei manifestati, il governatore Vincenzo De Luca e il primo cittadino Giuseppe Lanzara.
Le associazioni e la cittadinanza si battono contro la realizzazione dell’Ecodistretto sui territori di Pontecagnano Faiano e Giffoni Valle Piana, progetto che è costato alla Regione Campania ben 20,5 milioni di euro, stanziati per la realizzazione di un impianto di compostaggio sul territorio di Pontecagnano Faiano. L’accordo tra i due Comuni prevede la realizzazione di un sito di 60mila metri quadrati per il trattamento della frazione organica capace di ospitare 30mila tonnellate all’anno di rifiuti a Pontecagnano e di due impianti (da 46mila metri quadri totali) a Giffoni Valle Piana: uno per la selezione e messa in riserva dei rifiuti secchi, che dovrebbe sostituire il sito di Sardone, l’altro per la lavorazione dei rifiuti elettronici.
Il Comitato TutelaAmbiente di Pontecagnano Faiano denuncia la netta chiusura dell’Amministrazione comunale ad un dibattito per ridiscutere la scelta e, pur restando ferma la posizione sulla necessità urgente della riconversione dei siti di Sardone e Ostaglio al trattamento della frazione secca dei rifiuti, non accetta l’imposizione dell’impianto di compostaggio. Il Comitato, nel corso delle ultime assemblee pubbliche, ha indicato alternative precise: dall’utilizzo dell’impianto di compostaggio di Salerno, attualmente sottoutilizzato, alla realizzazione di un impianto di compostaggio da 4000 tonnellate per coprire unicamente le esigenze di Pontecagnano Faiano.