Il clima surreale piombato sulla Salerno sportiva al termine di una stagione disgraziata dall’esito ancora incerto, stenta a dissolversi e a lasciare spazio ai verdetti delle sentenze. Che allo stato attuale dispongono la disputa del playout contro il Venezia con andata all’Arechi mercoledì 5 giugno alle 20.45 e ritorno sulle sponde della laguna domenica 9 con fischio d’inizio fissato alle 18. La Lega di serie B ha deciso per il ripristino dello spareggio playout in seguito alla sentenza della Corte Federale d’Appello che ha inflitto una penalizzazione di 20 punti al Palermo e non più la retrocessione diretta, condannando di fatto alla Lega Pro il Foggia e risucchiando il Venezia nella lotta salvezza. L’amaro disincanto con cui la piazza ha vissuto i continui ribaltamenti non prelude certo a un avvilimento definitivo. Un primo sussulto si è riversato sulla bontà di singoli appelli apparsi in rete, l’invito a esserci, a gremire l’Arechi. Quasi un ridestarsi. Ma il percorso accidentato di questo finale di stagione rischia di non esaurirsi con la decisione di giocare. I giocatori di Salernitana e Venezia, infatti, valutano un’iniziativa comune, di concerto con l’Aic, per disertare lo spareggio. Una decisione clamorosa, quella dell’ammutinamento, che innescherebbe una nuova battaglia legale, con le due società esposte a rischi fin troppo concreti. “Spero che una volta fissate le date non ci siano altre sorprese”, ha dichiarato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina al termine del Consiglio Federale: “Logicamente mi aspetto di tutto ma sono preparato. Se dovessero saltare le date, è bene che si aspetti sorprese anche chi vuole portare avanti altre battaglie”. Quasi un monito. L’ultimo, prima del campo.