Condannato a 4 mesi di reclusione il conducente di un autobus Sita che picchiò un automobilista.
Era novembre del 2013. Un uomo, segretario di uno studio notarile, si trovava a bordo della sua autovettura con la sua compagna ed era in procinto di raggiungere il suo posto di lavoro. Giunto nei pressi della stazione ferroviaria, fu costretto ad arrestare la sua marcia perché un bus della Sita – condotto da D. G., 62 enne di Mercato San Severino – pur avendo davanti la strada libera, nonostante il semaforo fosse verde, dopo aver rallentato senza alcun motivo si fermò. Non potendo arrivare tardi a lavoro l’uomo iniziò a suonare il clacson (come gran parte degli altri automobilisti). Arrivati all’altezza di Corso Garibaldi, l’automobilista riuscì finalmente a superare l’autobus. Il conducente Sita perse la testa ed iniziò ad inveire contro il malcapitato. Cercò di sorpassarlo ma, non riuscendoci, tentò di tamponarlo proseguendo questa folle condotta fino a via Martiri salernitani dove l’automobilista scese per recarsi allo studio notarile. È a questo punto che andò in scena la follia. D.G. è sceso dal bus, pieno di pendolari che dovevano recarsi al lavoro, lasciandolo al centro della carreggiata e, continuando a inveire contro il malcapitato, lo aggredì, prendendolo a pugni.
Il conducente Sita capì fin da subito che l’autista lo avrebbe denunciato. Così prese la sua targa e lo minacciò, affermando che sarebbe andato a cercarlo. Ma l’uomo non si lasciò intimidire, fotografò la targa del bus, e andò dai carabinieri.
Dopo quasi 6 anni si è giunti al processo. D. G. è stato condannato a 4 mesi di reclusione per accuse di lesione e minacce. L’autista potrà inoltre ottenere il risarcimento danni.