Vivere di musica, e quindi di emozioni e di cultura, non è soltanto una chimera ma l’indispensabile urgenza di una vocazione. Che, abbinata ad un talento cristallino coltivato giorno dopo giorno, può produrre percorsi artistici ed intimi in grado di lasciare il segno. E’ il caso di “Operazione Banjo”, un concept album autobiografico ideato e realizzato dal musicista salernitano Davide Fiore, nato proprio dall’esigenza di esprimere le emozioni riguardo il sogno di vivere di musica e, più in particolare, di banjo, strumento poco conosciuto e diffuso in Italia, tuttora appartenente alla tradizione musicale nordamericana.
“Il banjo è uno strumento di origini africane, diffusosi in America ed arrivato a me tramite il videogioco “Banjo & Kazooie” della Nintendo 64 la cui colonna sonora, insieme a quella di Super Mario 64, mi è rimasta impressa dal primo ascolto e mi ha accompagnato per tutta la vita”, afferma l’autore, già banjoista dei Wet Rags, un’esperienza musicale che trova, nel susseguirsi di brani country-folk e bluegrass, la propria ragione d’essere e di stupire. “Ed è da queste sonorità che mi sono lasciato ispirare per arrangiare ognuno dei 10 brani presenti all’interno dell’album “Operazione Banjo”. Album che sono riuscito a realizzare solo grazie alla mente geniale e pseudo trash di Luciano Napoli, il quale è riuscito, tramite sintetizzatori, a dare tangibilità alle mie idee”.
“Operazione Banjo” è un viaggio tragicomico ed autoironico tra le ansie e le paure dell’autore, capace di condurre, come in una sorta di psicoanalisi, a capire che la causa di tutti i “mali” alberga unicamente in chi li vive: siamo noi stessi. I singoli verranno pubblicati con cadenza mensile su tutti gli store digitali a partire da Venerdì 10 marzo con il primo singolo “Non è questo il mio mondo”, una sintesi del conflitto tra la lotta compiuta per la realizzazione del sogno, quello di diventare cantautore, e i condizionamenti della società.