Per ridurre la curva epidemica in continua ascesa, con ormai oltre 200 mila casi al giorno, il Governo ha approvato ulteriori misure atte a salvaguardare coloro che sono maggiormente esposti al rischio di finire in ospedale. Green pass ordinario per accedere ai servizi alla persona, agli uffici pubblici, postali e bancari. Obbligo vaccinale per coloro che hanno compiuto i 50 anni. L’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario, equiparato a quello scolastico, a prescindere dall’età. Inoltre, dal prossimo 15 febbraio, per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni d’età sarà necessario il green pass rafforzato per poter accedere ai luoghi di lavoro. L’obbligo vaccinale riguarderà circa 2,8 mln di soggetti, pari a circa il 10% della platea over 50, che non hanno ancora inteso vaccinarsi. Di essi, circa il 46% è nella fascia 50–59 anni. In Campania, la vaccinazione obbligatoria interesserà circa 269 mila persone che corrispondono all’11,3% della platea vaccinale di riferimento.
Nel salernitano si è ormai oltrepassata la soglia dei tremila contagiati al giorno. E crescono i ricoveri in terapia intensiva. A livello nazionale si registra una crescita del tasso di occupazione delle terapie intensive, che questa settimana è al 15,4% contro il 12,9% rilevato il 30 dicembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 21,6% rispetto al 17,1% del 30 dicembre.
Aumenta la pressione sugli ospedali campani. Al Cotugno di Napoli, pronto soccorso infettivologico di riferimento della regione, centinaia le persone in attese che hanno un tampone positivo o presentano problemi di desaturazione. Il personale del Cotugno fornisce l’assistenza sia ai malati che si trovano sulle ambulanze private che in auto.
Il presidente dell’ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, ha lanciato l’allarme, fornendo un quadro critico della situazione negli ospedali campani: “La situazione è critica, abbiamo bisogno di aiuto ora. Roma decida per una misura drastica. Né all’indomani del primo lockdown né nella seconda e terza ondata, la situazione è stata tanto grave ora rischiamo di perderne il controllo. Ciò che si decide oggi avrà effetto fra 10-15 giorni. Se vogliamo evitare il peggio si intervenga subito, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero”.