L’amministratrice delegata di RFI, Vera Fiorani, anche nella sua funzione di Commissario Straordinario per la realizzazione dell’AV SA-RC, ha presentato alle Commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera dei Deputati il progetto per la “Massima velocizzazione della Ferrovia Tirrenica Meridionale Salerno – Reggio Calabria”. A grandi linee, la nuova linea AV SA-RC in previsione si innesterebbe direttamente sulla Linea a Monte del Vesuvio in direzione Napoli, bypassando l’attuale stazione di Salerno. Per servire il Capoluogo più a Sud della Regione, nascerebbe una nuova stazione AV, nei pressi di Fisciano o Baronissi, alla stregua di Napoli Afragola, integrata con la linea di interesse Regionale Salerno – Mercato S.Severino per garantire continuità con la stazione storica di Salerno. Anche Battipaglia verrebbe bypassata, ma sarebbe sede di interconnessione con la Ferrovia Tirrenica Meridionale storica. Da Battipaglia, la nuova linea AV seguirebbe parte del tracciato della ferrovia Battipaglia – Potenza – Metaponto, per poi divergere da quest’ultima, tra Eboli e Sicignano degli Alburni, proseguendo verso il Vallo di Diano e quindi Lagonegro (a grandi linee parallelamente all’Autostrada A2 Salerno – Reggio Calabria). Da Lagonegro, sembrerebbero esistere due ipotesi: la più accreditata è il passaggio di nuovo sul Tirreno, all’altezza di Praia, dove sorgerebbe una nuova stazione AV di interscambio con l’attuale Ferrovia Tirrenica Meridionale. Esiste anche una seconda possibilità, ovvero il tunnel del Pollino, con collegamento diretto fino a Tarsia. Anche nel caso di passaggio da Praia, comunque, la linea AV rientrerebbe tramite tunnel nella Catena Costiera, verso la Piana di Sibari con ricongiungimento a Tarsia (da notare comunque un “ramo” ipotizzato anche verso Sapri). Da Tarsia la nuova linea continuerebbe a seguire l’Autostrada A2 praticamente fino a Reggio Calabria, passando per Cosenza, Lamezia Terme (probabilmente aeroporto), Gioia Tauro, Villa San Giovanni.
Secondo le stime di RFI, la nuova linea AV permetterebbe una riduzione dei tempi di percorrenza tra Roma e Reggio Calabria di circa 45 minuti, che diventerebbero 57 in caso di un servizio totalmente no-stop.
La nuova linea taglia completamente il Cilento, sorgendo a distanza significativa dalla fascia costiera e dai flussi turistici. Dalle comunità escluse si levano contestazioni. Il Gruppo Consiliare Sapri Democratica del Comune di Sapri ha lanciato un appello alle istituzioni del Cilento per non essere tagliati fuori dal nuovo progetto: “Bloccate il progetto di RFI che ci taglia fuori da tutto, pagheremo un prezzo enorme in termini di sviluppo sociale, produttivo e turistico. Il Cilento è tagliato fuori dall’Alta Velocità con il nuovo progetto di RFI, escluso dalle grandi direttrici dello sviluppo e del turismo. Con forza, determinazione e urgenza occorre lavorare per evitare la marginalità alla quale saremo destinati se mai venisse realizzato il progetto di RFI, sancirebbe la definitiva certificazione della perdita di futuro per un intero territorio. E quando si parla di infrastrutture e di interconnessioni moderne e funzionali non si può non fare riferimento all’alta velocità. La partita oggi è più che mai aperta: serve una grande mobilitazione istituzionale e popolare (cittadini, associazioni, enti di servizio e di promozione, sindaci, deputazione regionale e nazionale) per far leva sul governo e far inserire nel Recovery Plan la realizzazione di un progetto che valorizzi il Cilento”.