Medici di Base (Fimmg): “Situazione preoccupante, auto lockdown per ridurre contagi”

L’epidemia da coronavirus accelera, la seconda ondata è giunta, aumentano i ricoveri. Si assiste a un progressivo peggioramento dell’epidemia di Sars-CoV-2 segnalato da undici settimane che si riflette in un aggravio di lavoro sui servizi sanitari territoriali. E per la prima volta si segnalano elementi di criticità elevata relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese.

“I test non ci sono per tutti. Se facciamo i tamponi con i numeri che stiamo registrando in tutta Italia dall’apertura delle scuole, e prima con i rientri dalle vacanze, entro un mese ci sarà un problema di approvvigionamento. Anche i laboratori privati che si sono resi disponibili stanno avendo problemi a reperire macchine e reagenti”. Lo afferma il vice segretario nazionale della Fimmg Pier Luigi Bartoletti. Mentre il segretario generale Silvestro Scotti, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa suggerisce soluzioni decisamente più drastiche ed efficaci, per far fronte alla potenza della seconda ondata: “È giunto il momento che i cittadini considerino la necessità di un auto lockdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri in preoccupante crescita. Vanno preservate le attività lavorative ma tutto il resto, ciò che non è cioè necessario, in questo momento deve essere sacrificato in nome della salute pubblica”.

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