Mare in Campania, balneabile 97% delle acque. Primeggia il Cilento

Il monitoraggio delle acque di balneazione in Campania effettuato nel 2021 ha confermato un risultato ormai consolidato negli ultimi anni, indicando che il 97% del litorale controllato dall’Agenzia ambientale regionale risulta balneabile. Ogni anno, da aprile a settembre, Arpac è impegnata in una serrata campagna di prelievi per monitorare la qualità delle acque ai fini della balneazione, effettuando 2.500 prelievi annui su circa 480 chilometri di costa. Il monitoraggio non include quella parte di costa campana (circa 60 chilometri) che in ogni caso, a prescindere dagli esiti dei prelievi, non può essere adibita alla balneazione perché ospita ad esempio porti, strutture militari, aree protette, foci di fiumi e canali non risanabili.

I dettagli di quanto emerso dall’ultima campagna di monitoraggio delle acque di balneazione in Campania è illustrato in un articolo a cura dei tecnici Arpac Lucio De Maio (dirigente UO Mare) ed Emma Lionetti, pubblicato sul sito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. In estrema sintesi, emerge nell’arco di un anno una lieve flessione delle acque classificate come “eccellenti” (dal 90% all’88% della costa monitorata), a fronte di un lieve aumento delle percentuali di acque “buone” (dal 4 al 5%) e “sufficienti” (dal 3 al 4%). Stabile la porzione di costa considerata di qualità “scarsa” e dunque non balneabile (3%).

Come prevede la normativa, la classificazione, risultato dell’elaborazione statistica di quattro anni di campagne di monitoraggio, varrà a definire il quadro della balneabilità all’inizio della stagione balneare 2022 e potrà subire delle modifiche nel corso dell’anno in base ai risultati dei nuovi prelievi in programma. Sul sito arpacampania.it, all’interno della sezione “Balneazione”, è disponibile una mappa interattiva che illustra punto per punto i risultati dei prelievi Arpac.

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