Dall’inizio dell’estate 2019 si contano sul territorio nazionale in media cinque grandinate al giorno, più’ del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+113%), con effetti sul turismo e danni alle coltivazioni agricole colpite. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’ultima ondata di maltempo nel week end delle grandi partenze che si è abbattuta sulla Penisola con violente tempeste di grandine, sulla base della banca dati sugli eventi estremi ESWD. La grandine è l’evento atmosferico più temuto dagli agricoltori in questa stagione perché i chicchi si abbattono su verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta provocando danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che, sottolinea la la Coldiretti, si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che compromettono le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Per la Coldiretti una anomalia evidente nel corso di un 2019 che è stato segnato da primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato, un mese di giugno al secondo posto tra i piu’ caldi ed un mese di luglio segnato da tempeste nella prima metà alle quali sono seguiti giorni di gran caldo ed ora il ritorno del maltempo nel finale.