Si indaga, ancora una volta, sul ciclo dei rifiuti a Napoli e in Campania. Sono 23 gli inviti a comparire inviati dalla Procura di Napoli ad altrettanti indagati, tra i quali figurano anche i nomi di Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Regione Campania con delega all’Ambiente e Raffaele Del Giudice, assessore all’Ambiente di Napoli ed ex vice sindaco.
Il reato riguarderebbe la mala gestione dei rifiuti in Campania, in particolare l’omissione di atti d’ufficio per possibili inadempienze nel ciclo integrato dei rifiuti, da parte degli enti locali. Tale condotta avrebbe causato sanzioni per ben 190 milioni di euro da parte dell’Ue nei confronti dell’Italia.
Le indagini – condotte dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri del Noe – stanno seguendo quattro filoni differenti: la raccolta differenziata a Napoli e in Campania, la mancata realizzazione di impianti di compostaggio, lo smaltimento delle ecoballe e, infine, i siti di stoccaggio al servizio degli stir, gli impianti di trattamento dei rifiuti.
Nell’occhio del ciclone la Sapna, la società provinciale per l’ambiente e la Asia, l’azienda speciale di smaltimento del comune di Napoli. Tra gli indagati, figurano anche i nomi di alcuni ex ed attuali funzionari delle due società appena citate: in particolare, Gabriele Gargano, ex amministratore di Sapna e Francesco Mascolo, ex direttore di Asia.
Lorenzo Forte, presidente del Comitato Salute e Vita di Salerno che da anni si batte per la salute dei cittadini della Valle dell’Irno, minacciata dall’inquinamento atmosferico prodotto dalle Fonderie Pisano, ha così commentato la notizia:
“Dal punto di vista giudiziario, aspettiamo lo sviluppo dell’inchiesta. Da quello politico, come comitato e associazione Salute e Vita siamo turbati da questa notizia, ma non ne siamo sorpresi. Da parte di questa amministrazione regionale, in particolare per quanto riguarda Presidente e vice presidente, non c’è mai stata attenzione né chiarezza”.
Da anni, infatti, il comitato lamenta la poca attenzione dell’amministrazione regionale sui temi ambientali, in particolare la questione che riguarda l’opificio di via dei Greci.
“Per quanto riguarda le Fonderie – spiega Forte – in questi anni ci sono state solo promesse, ma nulla di fatto. Nonostante le nostre querele per omissioni di fatti d’ufficio per la questione legata alla VIA, la valutazione d’impatto ambientale, delle Pisano”.
Intanto, sono stati fissati gli interrogatori per tutti gli indagati che verranno sentiti dai magistrati e e replicare nei vari passaggi dell’inchiesta.