Uno sciopero generale dell’intero comparto agricolo proclamato per il prossimo 30 aprile e che sarà confermato se non arriveranno dal governo risposte concrete per i lavoratori del settore. Ad annunciarlo è il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni, a Napoli per il presidio organizzato dalle sigle di cateoria Flai-Cgil Fai-Cisl Uila-Uil. La mobilitazione interesserà anche i lavoratori forestali, senza contratto da quasi 10 anni così come tutti i lavoratori agricoli che non solo non godono di bonus, ma non vedono rinnovati i contratti provinciali agricoli da un anno e tre mesi. Già da settimane, i sindacati sottolineano le gravi discriminazioni perpetrate a danno di un milione di lavoratori agricoli che sono stati, ancora una volta, esclusi dal diritto a qualsiasi sostegno, malgrado abbiano subito la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid. Chiedono diritti contrattuali, un reddito dignitoso e sostegni adeguati come ad altre categorie di lavoratori. Questa mattina a Salerno, la Flai-Cgil ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura.
“Da questo governo i lavoratori agricoli – ha dichiarato Mininni – vengono ritenuti essenziali solo quando devono lavorare. E’ stato giusto che questo settore non si fermasse perché doveva garantire all’intero paese gli approvvigionamenti, il cibo sulla tavola ma non è possibile che questo settore e i propri lavoratori che comunque hanno risentito della crisi non abbia avuto i giusti Decreti di sostegno, non sia stato considerato non solo nell’ultimo decreto 41 del governo Draghi ma anche in quelli precedenti del governo Conte”.
Si tratta di un settore primario in Campania, uno dei pezzi importanti della nostra economica, insieme all’ industria e al pubblico impiego. In Campania il settore conta circa 40000 addetti dell’economia in chiaro e molti altri di quella che viene definita sommersa.