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E’ la giornata dello sciopero nazionale della Dad. Cobas, Comitato Scuole Aperte Salerno, il Coordinamento nazionale precari, Uds e altri movimenti e realtà locali si sono radunati in Piazza Caduti di Brescia per chiedere nell’immediato l’apertura delle Scuole e che la gran parte degli stanziamenti già previsti dal Recovery Plan siano destinati a migliorarla risolvendo i problemi vecchi e nuovi a partire dall’edilizia scolastica e intervenendo subito per recuperare tutti quegli studenti che si sono disconnessi, cioè hanno abbandonato lo studio, andando ad aumentare il tasso di dispersione scolastica già altissimo: “A Salerno, ancor prima della pandemia, eravamo i primi in Italia per dispersione scolastica con il 34% di abbandoni. Con l’emergenza registreremo sicuramente un aumento. Dobbiamo recuperare tutti, la scuola pubblica deve offrire a tutti le stesse opportunità. Non basta riaprire le scuole. Non bisogna ignorare che le difficoltà economiche e sociali delle famiglie, accresciute dalla pandemia, hanno avuto un ruolo determinante in questi ulteriori abbandoni”.
Gli organizzatori puntano a costruire un’ampia convergenza dentro e fuori dalle scuole. Per sindacati e comitati è urgente un intervento massiccio nei tre settori-chiave della vita sociale in questa fase, scuola, sanità e trasporti, ove invece non si intravedono segnali di impegni rapidi e significativi. I manifestanti auspicano una scuola sempre aperta e sostengono con vigore l’abolizione delle classi pollaio e l’implementazione dei trasporti.
“Scherzi non ne vogliamo, a settembre si torna a scuola, in presenza“, ribadiscono. Temono che la Dad possa diventare un elemento strutturale delle scuole anche dopo il calvario. In piazza si guarda in prospettiva nonostante la rivendicazione delle proprie ragioni, soprattutto in riferimento ai dati. ll Comune di Salerno, a seguito di una interrogazione dei Codacons e di una delle richieste di trasparenza avanzate dal Coordinamento Salute Salerno e dal Coordinamento Scuole Aperte Salerno in occasione dell’incontro con il sindaco Vincenzo Napoli avvenuto il 16 marzo, ha rivelato i risultati relativi allo screening effettuato nelle scuole salernitane su alunni, insegnanti e personale scolastico dalla Fondazione Ebris. Dal 15 al 27 febbraio 2021 sono stati tamponati quasi 7000 soggetti. Fra questi ne risultano positivi 12: lo 0,0017%. “Oltre il danno anche la beffa visto che, all’indomani di questo investimento di risorse pubbliche, ancor prima che lo screening fosse portato a termine, le scuole a Salerno in Campania hanno chiuso nuovamente i loro cancelli. Gli alunni della Campania sono stati i più penalizzati: qui le scuole hanno chiuso con tutti i colori dell’arcobaleno”.