File interminabili nei punti vendita e nelle ricevitorie, vessilli e bandiere granata che spuntano improvvisamente sui balconi della città. L’appello a sostenere la squadra, nonostante tutto, per una causa di forza maggiore. Conservare la categoria. Un bene supremo per la maggioranza dei tifosi, pronti a sospendere qualsiasi forma di protesta pur di trascinare la squadra alla salvezza. Ad eccezione di alcuni gruppi ultras, l’Arechi stasera proverà a far valere il fattore campo, forte di un’affluenza prevista intorno alle 12-13mila unità. Non di pienone si tratta ma di una ritrovata comunione d’intenti tra la squadra e il suo pubblico. Il fermento in città ha subito un’impennata soltanto nelle ultime 48 ore, dopo, cioè, la sentenza sul ricorso del Venezia, respinto dal Tar del Lazio. Il clima surreale si è dissolto a beneficio della vecchia passione, dopo un anno di tensioni e di critiche impietose all’indirizzo della società, giustificate dai risultati disastrosi e dalle aspettative ripetutamente deluse. La ressa al botteghino delle ultime ore è il segnale inequivocabile di una travolgente risposta collettiva. Nonostante alcuni disagi che puntualmente si sono registrati nel corso della prevendita (in alcune ricevitorie è finita la carta, in altre la linea è saltata rendendo complicate le operazioni), il popolo granata si è stretto attorno alla squadra, regalando a Menichini le condizioni ambientali ideali per suonare la carica.
La partita
E proprio sulla testa dei giocatori il tecnico granata ha lavorato a lungo. “ Il gruppo si è ricompattato e ha ritrovato gli stimoli. All’Arechi dovremo fare noi la gara, ma con attenzione. Cerco uomini coraggiosi, che abbiano fame. La fame e la voglia di restare in B dovranno prevalere sulla paura. Il pubblico ci dovrà supportare in qualsiasi momento della partita. I calciatori e la squadra passano, la Salernitana è patrimonio dei tifosi”. Dunque, una Salernitana d’attacco, con il tridente composto da Jallow, Djuric e Orlando. Menichini è pronto a giocarsela a viso aperto contro un Venezia rimaneggiato: Cosmi dovrà rinunciare allo squalificato Domizzi, a Di Mariano, Citro e Garofalo, infortunati, e ai nazionali Mazan e Vrioni. Dei lagunari, che hanno lamentato le condizioni precarie delle ultime settimane, dovute ai continui stravolgimenti, Menichini non si fida. Il tecnico attribuisce alla pre-tattica l’atteggiamento del Venezia e lo lascia intendere quando in conferenza, a proposito di Cosmi, afferma che si tratta di un allenatore “che sa motivare bene le sue squadre”. Sono ventidue i convocati in casa granata. Assente Casasola, di rientro dall’Argentina, oltre agli infortunati Perticone, Bernardini e Di Gennaro. Il Venezia soffrirà la mancanza dei propri tifosi, in seguito alla decisione di disertare la trasferta in segno di protesta contro la Lega di serie B.
Salernitana-Venezia (Stadio Arechi, ore 20,45 – Diretta tv su DAZN)
Probabili formazioni
SALERNITANA (4-3-3): Micai; Pucino, Migliorini, Mantovani, Lopez; Odjer, Di
Tacchio, Akpa Akpro; Orlando, Calaiò, Jallow. A disp.: Russo, Vannucchi,
Gigliotti, Schiavi, Mazzarani, Memolla, Minala, Djavan Anderson, Djuric,
A.Anderson, Rosina. All.: Leonardo Menichini.
VENEZIA (4-3-3): Vicario;
Zampano, Bruscagin, Modolo, Cernuto; Schiavone, Besea, Segre; Lombardi,
Zennaro, Bocalon. A disp.: Facchin, Fornasier, Coppolaro, Bentivoglio, Suciu,
Zigoni, St Clair, Pinato, Lezzerini, Rossi, Pimenta, Caradonna. All.: Serse
Cosmi.