Stava terminando il suo turno quando è stato travolto da un carrello elevatore al Porto di Salerno. Troppo profonde e diffuse le lesioni sul corpo: Matteo Leone, 34 anni, dopo ore di agonia in cui è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, è deceduto all’Ospedale Ruggi di Salerno. Si aggiunge alle 1270 vittime sul lavoro in Italia nell’ultimo anno. Una strage.
L’incidente riporta, di nuovo, all’attenzione l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro e, ancor di più, della prevenzione dei rischi. Leggi che esistono ma che non vengono applicate. Quella degli incidenti sul lavoro rappresenta una delle più gravi emergenze nazionali. In occasione della partecipazione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, all’assemblea unitaria tenutasi presso l’Azienda agricola Kiwi Sud a Eboli, tra le principali richieste che le tre Confederazioni hanno rivolto ai ministri del Lavoro e della Salute, Andrea Orlando e Roberto Speranza, v’era quella di arrivare subito alla definizione di un ‘Accordo per la sicurezza’ tra governo e parti sociali: fare assunzioni mirate nei servizi pubblici per garantire più prevenzione, ispezioni e controlli, condizionare le risorse del Pnrr destinate alle imprese e alle aziende al rispetto dei contratti e di tutte le norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, fino ad arrivare a una vera e propria patente a punti.
Cgil, Cisl e Uil esprimono sgomento per la tragica vicenda di Salerno: “E’ inaccettabile che un giovane possa morire mentre compie il proprio dovere, perché lavoro non deve significare morte”. I sindacati confederati, nel manifestare solidarietà e vicinanza a familiari e portuali, hanno proclamato lo sciopero di 24 ore di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale.
Per omaggiare il giovane lavoratore prematuramente scomparso, risuonano da questa mattina le sirene della navi ormeggiate al Porto di Salerno.
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