Per i 2.175 posti in palio negli enti locali tramite il concorso lanciato dalla Regione Campania, sono pervenute oltre un milione di domande. I dati sbalorditivi sono registrati dalla piattaforma online del Fomez, società del dipartimento della Funzione Pubblica che gestisce il concorsone: 300mila iscritti, ogni candidato poteva concorrere a più posizioni, per cui, per i sedici profili messi a bando, sono quasi 1.200.000 le domande pervenute alla scadenza di ieri. Da una prima elaborazione dei dati emerge che almeno per il 60% degli iscritti dovrebbe trattarsi di candidati diplomati. I settori più ambiti sono quello amministrativo (380 posti), seguito da comunicazione e informazione (20 posti) e dall’istruttore culturale (52 posti). “Questi numeri indicano il successo dell’iniziativa lanciata con lungimiranza dal presidente De Luca, dichiara con soddisfazione l’assessore regionale al lavoro, Sonia Palmieri. Esulta anche Pasquale Granata, consigliere per la riforma della Pubblica Amministrazione in regione: “In Campania, ma direi anche in Italia, erano almeno venti anni che non si faceva un concorso di queste dimensioni”.
Si parte il 2 settembre con la prova preselettiva, che consiste in un test, da risolvere in ottanta minuti, composto da 80 quesiti a risposta multipla, di cui 50 attitudinali a risposta multipla per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale, e 30 diretti a verificare la conoscenza del diritto costituzionale ed diritto amministrativo; segue una prova selettiva scritta, distinta per i profili professionali – 60 quesiti a risposta multipla sulle materie indicate nel bando, specifiche in base al profilo ed una fase di formazione e rafforzamento della durata complessiva di 10 mesi retribuiti, distinta per i profili professionali con valutazione finale, alla quale saranno ammessi i candidati secondo l’ordine della graduatoria provvisoria di merito.
Alla fase di formazione obbligatoria sarà ammesso un numero di candidati pari al numero dei posti da ricoprire maggiorato del venti per cento. Infine, vi sarà una prova orale sulle materia dello scritto e per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese ed informatiche. Per i profili da laureati, invece, è prevista in aggiunta una valutazione di titoli dopo la prova orale.
Non è prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti prima dello svolgimento della prova.