Berlusconi, Salvini, Meloni. Le tre gambe del fu (o sarà) centrodestra, si presentano anche nella circoscrizione meridionale, al pari di tutte le altre, capitanate dai suoi tre capi. Un diluvio leaderista motivato dall’identificazione, piuttosto marcata di questi tempi, dei partiti con le proprie figure di riferimento. L’ex Cavaliere agogna un prepotente ritorno sulle scene puntando sul suo volto e su una campagna elettorale spesa a suon di manifesti, ridimensionata dai recenti problemi di salute. Un risalto dell’immagine personale, in modo da compiere l’unico tentativo che potrebbe tenerlo a galla: radunare attorno a sé il vecchio elettorato, coloro che rimasero abbagliati dalla sua figura di presidente- imprenditore negli ultimi venticinque anni. Elettorato eroso in buona parte dalla Lega in ogni angolo dello stivale. Scorrendo, la lista di Forza Italia propina i nomi degli europarlamentari uscenti Barbara Matera, Fulvio Martusciello e Aldo Patriciello. Guadagna un posto in lista anche Alessandra Mussolini, che si appresta ad affrontare un derby in famiglia con Caio Giulio Cesare Mussolini, candidato con Fratelli d’Italia e cugino di secondo grado. Mentre l’esclusa eccellente, in ordine a motivi d’equilibrio interno al partito, è Mara Carfagna. Ferventi polemiche ha invece suscitato la candidatura nelle fila della Lega del rettore dell’Università degli Studi di Salerno Aurelio Tommasetti. Contestato dalle associazioni studentesche e da una folta schiera di docenti, un coro dilagato nell’opinione pubblica locale, il rettore è stato invitato a dimettersi l’ormai imminente scadenza del suo mandato. Ai più non è sfuggito il legame dell’uomo di cultura “figlio di comunisti” con una forza fino a ieri dichiaratamente antimeridionale come la Lega, nonché la caduta del senso di responsabilità cui è tenuta una carica istituzionale così centrale, mai da subordinare alle ambizioni politiche personali. << Mi faccia il piacere di scrivere che sono liberale, >> esortò Tommasetti, incalzato dalla collega Concita Sannino de La Repubblica. Un atteggiamento cerchiobottista incapace tuttavia di placare le reazioni seguite alla sua candidatura. Completano la lista della Lega profili come quello di Valentino Grant, presidente del Credito cooperativo di Casagiove, Simona Sapignoli, coordinatrice napoletana, Vincenzo Sofo, fidanzato di Marion Le Pen, e la paganese Lucia Vuolo. Il Movimento Cinque Stelle schiera la professoressa pugliese Chiara Maria Gemma, incoronata dal voto sulla piattaforma Rousseau. Docente in Didattica e Pedagogia Speciale all’Università di Bari “Aldo Moro”, incarna uno dei temi fondanti della campagna europea del Movimento, il rilancio del modello universitario italiano in Europa. Il Pd si affida invece all’autorevolezza di Franco Roberti, magistrato ed ex procuratore nazionale antimafia, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno e procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia, attualmente assessore alla sicurezza della Regione Campania. << Con lui lotta alle mafie anche in Ue, >> confessava giubilante, annunciando la presenza in lista, il segretario dem Zingaretti. La candidatura di Roberti cattura l’attenzione anche per il significato che riversa sulla competizione elettorale in seno ai capilista: un pm antimafia contro un Ministro dell’Interno poco propenso a trattare l’argomento se non in chiave propagandistica. Sempre per la lista Pd – Siamo Europei, in corsa gli uscenti Andrea Cozzolino, Pina Picierno, Massimo Paolucci in quota Articolo1-Mdp e Giosi Ferrandini. Un’altra donna in cima a una lista è la barese Eleonora Forenza, candidata de La Sinistra e parlamentare uscente, nelle scorse elezioni eletta all’Europarlamento con L’altra Europa con Tsipras. Designata come capo delegazione della lista presso il gruppo GUE/NGL, è stata relatrice di un importante testo sull’attuazione delle raccomandazioni sulle norme sociali e ambientali, i diritti umani e la responsabilità delle imprese, approvato dal Parlamento europeo nel 2016. Per la formazione costituita da +Europa- Italia in Comune- Psi, capolista sarà invece Raimondo Pasquino, noto anch’egli dalle parti dell’Ateneo salernitano, essendone stato a lungo rettore. Presidente del Consiglio comunale di Napoli dal 2011 al 2016, vanta numerose esperienze politiche. In ordine di posizione compare il nome di Alessandra Senatore, Presidente del Consiglio comunale di Pellezzano e dirigente nazionale di +Europa. Saranno 18 i posti riservati all’Europarlamento per il Sud, ripartiti proporzionalmente. La circoscrizione comprende le Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.