La foga agonistica di un Trapani ancora a secco dopo tre turni di campionato rappresenta la speranza al servizio del tentativo di mister Francesco Baldini di evitare un prematuro esonero. I granata di Giampiero Ventura, prima ancora di neutralizzare le qualità tecniche dei calciatori di casa, dovranno pertanto essere bravi a fronteggiare il clima da ultima spiaggia che si respirerà in casa siciliana. Assisteremo ad un match molto intenso dal punto di vista temperamentale, perché anche Di Tacchio e compagni vorranno riscattare la netta sconfitta casalinga subita contro il Benevento. Sul fronte trapanese, sicure le assenze di Corapi, Evavuo e Ferretti, mentre nulla trapela dallo strategico silenzio che avvolge la possibilità di affidarsi ad un modulo tattico diverso (3-5-2) rispetto a quello adottato nei primi duecentosettanta minuti stagionali (4-3-3). Dubbi e riflessioni che, alla luce dei risultati negativi, chiamano in causa anche le scelte che determineranno l’undici di partenza.In porta ci sarà il ventitreenne Dini, ragazzo di proprietà del Parma ed uno dei pochi a salvarsi nella sconfitta di Cittadella, dove è stato protagonista di alcune parate decisive che hanno impedito al risultato di assumere dimensioni mortificanti. Se la linea difensiva dovesse restare a quattro uomini, sulla corsia destra si contenderebbero la maglia l’esperto e propulsivo Del Prete ed il giovanissimo Candela, ragazzo fuoriuscito dal vivaio del Genoa. Più defilata la possibilità di vedere in campo Luperini, molto tecnico ed incisivo in fase di spinta ma assolutamente da rivedere a livello difensivo. A sinistra, invece, dovrebbe agire l’esperto macedone Jakimovski, elemento dotato di discreta tecnica di base, versatile lungo la catena mancina ma non molto affidabile quando è chiamato a fronteggiare gli attacchi rivali. I due difensori centrali saranno Scognamiglio ed il vincente del ballottaggio in corso tra Fornasier e Pagliarulo, quest’ultimo capitano di mille battaglie in casa trapanese. Reparto centrale che, francamente, non sembra attrezzato per un torneo difficile come quello cadetto. Fisicità e discreto temperamento, ma anche lentezza e pause mentali che spesso si tramutano in gol subiti. La regia del centrocampo sarà assegnata al francese Taugourdeau, elemento dotato di buona visione di gioco, tiro dalla distanza ed ottime soluzioni sui calci piazzati; i suoi limiti risiedono in una falcata compassata e raramente supportata da ferocia agonistica. La mezzala destra sarà Aloi, che è il calciatore di proprietà più interessante dell’intero organico, grazie al suo dinamismo che si traduce in tempestivi inserimenti nella metà campo rivale. Sul centrosinistra, invece, i dubbi di formazione di Baldini chiamano in causa l’elegante vivacità del mancino Colpani, ottimi colpi ma ancora acerbo, ed il più strutturato ed esperto Moscati, che in serie B ha già giocato diversi campionati e realizzato anche un discreto bottino di reti.Il tridente offensivo, considerate le sicure indisponibilità del centravanti Evacuo e del guizzante esterno Ferretti, dovrebbe essere costituito, partendo da destra, dal franco-angolano Nzola, dal centravanti Pettinari e dall’ala sinistra Tulli. Un attacco da non sottovalutare e meritevole di rispetto da parte di Migliorini e compagni. Nzola ama partire da destra a piede invertito (mancino), ma può giocare anche da prima o seconda punta. Egli è molto potente fisicamente ed in possesso di discreta tecnica. Pettinari è il classico attaccante di categoria, non molto appariscente sul piano tecnico ma sempre pronto a sacrificarsi per la squadra, oltre ad essere mediamente prolifico a queste latitudini. Tulli, infine, ama attaccare lo spazio, puntare il dirimpettaio, saltare l’uomo e concludere le sue iniziative con il tiro in porta; non è più un ragazzino ma, assistito dalla classica giornata di grazia, può rappresentare ancora un fattore. Se Baldini optasse per la difesa a tre, Fornasier e Pagliarulo giocherebbero entrambi, mentre sull’esterno destro intermedio potrebbe trovare posto Luperini. In tal caso, l’attacco presenterebbe due elementi, con Tulli e Nzola a contendersi la funzione di partner di Pettinari.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Dini; Del Prete (Candela), Scognamiglio, Fornasier (Pagliarulo), Jakimovski; Aloi, Taugourdeau, Moscati (Colpani); Nzola, Pettinari, Tulli. All. Baldini.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Dini; Scognamiglio, Pagliarulo, Fornasier; Del Prete (Luperini), Aloi, Taugourdeau, Moscati (Colpani), Jakimovski; Nzola (Tulli), Pettinari. All. Baldini.