Strumenti musicali della Preistoria, dell’Antichità e del Futuro e voci della natura alla ricerca delle sonorità acute. Il potere terapeutico e rigenerante dei suoni acuti armoniosi per conservare e migliorare le capacità uditive e cerebrali. “Non tutte le musiche producono le medesime reazioni”, sosteneva Alfred Tomatis. La straordinaria riscoperta dei poteri sonori terapeutici degli strumenti musicali della Preistoria e dell’Antichità animerà l’incontro “Il potere dei suoni acuti”, organizzato presso il Parco Archeologico di Paestum domenica 9 giugno con replica nella seconda domenica dei mesi di luglio e agosto. Nel corso dell’incontro saranno illustrati i suoni acuti, l’ascolto, l’ecologia sonora, la suonoterapia e la musicoterapia. Dalle voci degli animali agli strumenti musicali, come procurarsi suoni acuti armoniosi. Gli studi di psicoacustica hanno dimostrato che i suoni acuti armoniosi non solo attivano le funzioni cerebrali, ma ne favoriscono la ricarica e mantengono allenato l’apparato uditivo. Non a caso la perdita delle frequenze acute è la maggior causa della sordità. Il pubblico sperimenterà personalmente le proprie orecchie: dall’antico sistro egizio, che provoca l’effetto di “sturarle”, ai cimbali della dea Cybele, quelli per la danza e quelli tibetani impiegati per le meditazioni, il diapason crystal tuner intonato a 4096 Hz, capace di dare una sveglia alle nostre cellule, quindi i campanellini con straordinarie frequenze, come il campanellino d’oro dal suono celestiale e angelico. E poi, decine di oggetti sonori e strumenti musicali: sonagli, sonagliere, crotala, sistri, cymbalum, tintinnaboli, campane, raschiatori, fischietti, flauti, richiami, ance e lamelle, frustini, archi e cristalli, ossa, pietre e conchiglie dalla Preistoria e dall’Antichità.
Una lezione spettacolare di Educazione Civica Acustica e Musicoterapia, una presa di coscienza dell’importanza dei suoni e dell’ascolto. Un viaggio alla scoperta dei suoni: quelli da evitare e quelli che armonizzano ed elevano la sfera sensoriale. L’incontro sarà tenuto dallo stesso ideatore Walter Maioli, padre della ricerca. Polistrumentista e compositore, è considerato uno dei maggiori esperti di archeologia sperimentale e musica delle civiltà arcaiche.