Il parco archeologico Elea-Velia, situato nel territorio di Ascea Marina, è a rischio inondazione nonostante il progetto iniziato lo scorso anno e finanziato nell’ambito dei Fondi PON ‘’Cultura e Sviluppo’’ FESR 2014-2020 abbia puntato al rilancio dell’aria, tramite la messa in sicurezza e il restauro. Le piogge degli scorsi giorni hanno però provocato la chiusura di Porta Marina Sud, praticamente impossibile da raggiungere a causa dell’acqua piovana che ha portato con sé ingente quantità di fango e terra.
Il progetto, che ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione del territorio ai fini di rafforzare il patrimonio storico-culturale, sembra non abbia dato ancora i suoi frutti, almeno per il momento. Il Parco Archeologico Elea-Velia è una della aree archeologiche più importanti dell’Italia meridionale, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, pertanto, con la dovuta organizzazione, si punta ad attrarre maggior visitatori e a migliorare la fruizione turistica e culturale. Al termine dei lavori, del valore di 1 milione e 900 mila euro, sarà possibile l’accesso a nuove aree. Una di queste caratterizzata da una fonte, identificabile con quella che diede il nome ad Elea, con complessi sistemi di canalizzazione costruiti dagli antichi eleati che, come nel presente anche nel passato, erano costretti a convivere con rischi di dissesto idrogeologico.