Dalle ballate in balcone, all’Inno di Mameli cantato in coro, dagli aperitivi virtuali alle cene in famiglia ed il loro sapore ritrovato, l’Italia ha dimostrato, in questi giorni particolari, di essere dotata di forte spirito risolutivo e di una meravigliosa capacità di riuscire a cogliere il meglio anche quando sembra che il peggio stia per vincere la partita. Noi italiani abbiamo imparato a giocare – probabilmente negli anni ce ne siamo dimenticati – ma in questo periodo abbiamo deciso di accantonare il vecchio astio ed emergere in tutta la nostra “italianità” fatta di sole, canzoni, pizze il sabato sera e soprattutto voglia di condividere. È proprio quest’ultima che ha, finalmente, lasciato spazio all’effetto benefico dei social network. Proprio durante questa quarantena, infatti, i social network, in particolare Facebook e Instagram, stanno giocando un ruolo importante permettendo di unire anche se distanti, attenendosi a tutte le norme restrittive.
È proprio attraverso i social che Gianni Fiorito, ventisettenne salernitano ed ex rappresentante degli studenti del liceo classico T.Tasso, ha dato inizio ad un interessante format virtuale: il “Giannimondo”. L’idea è quella di ricreare, attraverso video dirette, la tipica atmosfera da bar, tra convivialità e discorsi esistenziali, battute ed informazione.
“Con questi appuntamenti – racconta Gianni Fiorito – si crea aggregazione ma soprattutto uno spazio in cui fare informazione trattando diverse tematiche, dal Coronavirus e la situazione sanitaria attuale alla povertà e i disagi sociali”.
L’appuntamento con il Giannimondo, che conta circa 1000 utenti connessi per ogni diretta, pone l’attenzione prettamente sul territorio salernitano, dalle legende legate alla nostra meravigliosa città, tematiche molto care al giovane Fiorito, ai talenti artistici locali che allietano le serate con performance dal vivo.
“Si esibiscono artisti salernitani, cantanti, rapper, musicisti – spiega Fiorito – raccontandoci anche dei progetti futuri attraverso una breve intervista. In questo modo si cerca di ricreare quello spazio tipico della movida salernitana, magari bevendo qualcosa mentre si ascolta della musica”.
Lo smartphone, in questi giorni, rappresenta una finestra sul mondo, attraverso la quale sentirci parte di una comunità. La finestra del Giannimondo si affaccia soprattutto su tematiche culturali quali la storia di Salerno e della Scuola Medica Salernitana, riscoprendo le legende sulla quale si basa la sua fondazione e la profonda rivoluzione della profilassi che ne ha conseguito.
La potenza dei social permette di diffondere messaggi positivi, legati non solo alla resistenza e al senso civico che in questi giorni è d’uopo adottare, spesso ribadito da Gianni Fiorito, ma anche a tutte quelle tematiche che per la maggior parte degli italiani appaiono marginali, ma che in realtà hanno un terribile impatto sul nostro territorio, ad esempio le tematiche ambientali. Attraverso la presenza di numerosi ospiti, giovani studenti salernitani, si è ampiamente discusso di tale problematica, evidenziando le matrici e suggerendo comportamenti attui a marginarne la diffusione. Si è anche trattato il delicato tema delle donazioni del sangue, in particolar modo essenziale in questo complicato periodo storico-sanitario, cercando di sensibilizzare e spiegare le ragioni per cui tale gesto possa essere determinante.
Ognuno, dunque, nel Giannimondo ha un ruolo fondamentale e può sfoggiare la propria conoscenza, aiutando la divulgazione di messaggi motivazionali e la diffusione di informazioni e cultura generale. Cultura che verrà messa alla prova, durante il corso delle video-dirette, attraverso il “Chi vuol essere salernitano?” il quiz che emula il famoso programma televisivo condotto da Gerry Scotti. I vincitori del quiz riceveranno in premio un chupito offerto presso il Domani Smetto Lounge Bar.
Durante il corso delle dirette, tra ricorrenze dell’anniversario dell’Unità di Italia e festeggiamenti di San Patrizio, sono molti i messaggi di resistenza e responsabilità. “Bisogna essere forti, la nostra trincea in questa guerra – conclude Gianni Fiorito – è la nostra casa“.
Trincea in cui, attraverso gli appuntamenti quotidiani con il nuovo format salernitano, sembra essere più piacevole vivere, perché in fondo essere distanti non significa essere separati.
Distanti ma uniti, tramite la potenza dei social network, della cultura e dell’appartenenza alla nostra terra, per ritornare ad abbracciarci al più presto.