L’amore può muovere davvero il mondo. L’amore per la famiglia, l’amore per quel che si fa. E la storia di Vincenzo Bardascino lo dimostra.
Vincenzo è un giovane 26enne ebolitano. Un giovane con una passione, quella per il grano, tramandatagli dai nonni. Un giovane, che, nonostante la sua età, di strada ne ha già fatta tanta. Si è diplomato presso l’Istituto Alberghiero Ancel Keys di Castelnuovo Cilento. Ha fatto pratica – per molto tempo – ogni martedì mattina nel ristorante VicoRua di Carmelo Vignes ed ogni venerdì nell’agriturismo Residenza Rurale “L’Incartata” di Michele Sica. C’è, però, un “piccolo particolare”, che rende Vincenzo un ragazzo davvero speciale. Vincenzo è affetto dalla Sindrome X Fragile, una malattia genetica causata dalla mutazione del gene FMR1 sul cromosoma X. Ma per lui questo non è mai stato un motivo sufficiente per accantonare la sua passione. L’ha coltivata, tanto da saperla trasformare in un lavoro. Grazie soprattutto al supporto di suo padre, che ha creduto in lui, tanto da ideare e dare vita al progetto “Il forno di Vincenzo”.
Tutto ebbe inizio nella primavera del 2017, anno in cui vide la luce il progetto “La farina e il forno di Vincenzo”, promosso dall’Associazione “Il forno di Vincenzo”, nata a Caselle in Pittari con sede a Eboli (Salerno). Il progetto è fondato su due valori fondamentali: il lavoro e le relazioni sociali nell’ambito della propria comunità. Il lavoro, visto non più come semplice fonte di profitto, ma nell’ottica del rispetto e della valorizzazione delle potenzialità e diversità. La comunità, vista non più come mero insieme di persone, ma come esperienza e testimonianza quotidiana di condivisione di valori etici e solidali.
Ebbene, dopo (quasi) 3 anni di vita itinerante, “Il forno di Vincenzo” ha trovato la sua casa. Massimo Cariello, sindaco di Eboli, – che lo ha definito un “progetto di sostenibilità, economia circolare e autosufficienza che costituisce una nuova tappa su un percorso nel campo delle politiche della disabilità” – nei giorni scorsi ha consegnato le chiavi dei locali comunali messi a disposizione dall’amministrazione per l’attività di panificazione, durante una cerimonia presso la Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi, nel cuore del centro storico della città salernitana. Al termine dei necessari lavori di ristrutturazione e dell’acquisto delle attrezzature, il forno diventerà operativo a tutti gli effetti, comprendendo attività laboratoriali per la produzione di pane con farine di grani antichi del Monte Frumentario e lievito madre vivo, coinvolgendo associazioni, volontari, oratori, comitati di quartiere e famiglie. La comunità, quindi, resterà sempre punto centrale del progetto.
“Il forno di Vincenzo è una sperimentazione sociale che rimodula welfare e criteri assistenziali, sottolineando un nuovo modello di protagonismo attivo e di autodeterminazione delle persone con disabilità”, afferma Vito Bardascino, padre di Vincenzo. Ma è anche molto più di questo. È la prova che la passione non conosce ostacoli. Che l’unione può fare davvero la forza. Che nulla è impossibile quando lo si vuole davvero.
Così oggi Vincenzo è a un passo dalla realizzazione del suo sogno. E può sfornare un pane buono, sano, etico e ricco di significato.
Per sostenere il progetto, è possibile versare un contributo sulla piattaforma Produzioni dal basso – Il forno di Vincenzo. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: vito.bardascino@cspdm.org . Tel. 3347919323; ilfornodivincenzo@cspdm.org