Sdoppiare un reparto già esistente, spostare infermieri e personale medico da reparti che ne hanno carenza ad uno nuovo di zecca non necessario, costruito in tempi record, – quelli a cui la burocrazia campana non ci ha affatto abituati – eliminare posti letto che potrebbero salvare la vita ad alcuni pazienti. Tutto questo accade all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno che da qualche giorno sta facendo parlare di sé per il misterioso caso del doppio reparto di cardiochirurgia, venuto fuori in tempi strettissimi e già pronto per entrare in funzione. Ne ha parlato il settimanale l’Ora di Cronache.
A quanto pare, questo provvedimento proviene da un vecchia delibera, emanata da Di Benedetto, che prevedeva lo sdoppiamento del reparto in una cardiochirurgia di elezione e una di urgenza. Eppure quella delibera non è mai stata approvata ed è per questo che, fino ad ora, i lavori non erano partiti e la cardiochirurgia all’Ospedale di Salerno era rimasta una sola. Invece, la nuova delibera commissariale che porta la data del 9 gennaio 2020 prevede la riorganizzazione degli spazi della Torre Cardiologica e lo sgombero, in tempi strettissimi – quindici giorni di lavori – del reparto di Procreazione assistita e di quello di Chirurgia oculistica pediatrica – posti, fino a questo momento, al terzo piano – con conseguente trasferimento ai piani inferiori, vicino alla divisione di Medicina nucleare con tanto di rischio di radiazioni ionizzanti perché, attualmente, non è stato costruito neanche un corridoio schermato e non è stata presa nessuna precauzione per evitare possibili pericoli.
Il destinatario di tale opera è Enrico Coscioni, braccio destro di De Luca nella gestione della sanità Campania che, con questa manovra, diventa primario della nuova cardiochirurgia. Coscioni, infatti, ha richiesto l’applicazione della vecchia delibera e disposto un sali e scendi di personale per rendere il suo nuovo reparto operativo in poche settimane.
La carenza di personale e di posti letto presso l’Ospedale Ruggi di Salerno non è una notizia recente. I posti letto, infatti, attualmente sono circa 500 ed è per questo motivo che i pazienti sono costretti a stazionare al Pronto Soccorso anche tre o quattro giorni prima di poter essere ricoverati in reparto.
“Mancano i posti letto – ha spiegato Margaret Cittadino, Cittadinanza Attiva e coordinatrice territoriale del Tribunale per i diritti del malato di Salerno – sia in terapia intensiva cardiochirurgica che in cardiologia riabilitativa. Quello che non è chiaro è il perché la Dirigenza Aziendale abbia permesso un intervento del genere. Coscioni doveva aspettare e l’azienda doveva accelerare i tempi per gli interventi urgenti riguardanti altri reparti, come quello di procreazione assistita”.
Dunque, la domanda sorge spontanea: perché privare dei reparti già in forte carenza di personale e posti letto per creare dal nulla un reparto doppione assolutamente non necessario? Perché non aumentare i posti letto nei vari reparti della Torre Cardiologica ma creare una seconda divisione cardiologica con il personale al completo?
I posti letto assegnati al nuovo reparto, infatti, sono 20 e, a quanto pare, sono stati presi da Medicina Generale, ancora oggi senza alcuna motivazione tecnica da parte dei vertici dell’azienda.
Una manovra, questa, che viene realizzata in tempi record poco prima della campagna elettorale per le elezioni Regionali. Un intervento dal sapore politico che vorrebbe, forse, sottolineare l’efficienza di una sanità – quella campana – che, in realtà, appare soltanto ancora un po’ più asfaltata da una mala gestione che la sta portando alla devastazione totale.