Sono 35 in tutto i lavoratori sottoposti a controllo, cinque dei quali sono risultati completamente a nero. In tutto, per quasi 4 mila ore di lavoro nero. Si tratta degli studenti universitari impiegati come bagnini presso alcune strutture balneari del Cilento e delle cooperative per assistenza agli anziani con personale non in regola.
La Guardia di Finanza di Salerno ha condotto due operazioni distinte, attraverso le quali ha passato in rassegna il litorale cilentano per stanare i tanti contratti irregolari stipulati. Ad Agropoli, in particolare, le fiamme gialle hanno controllato una società cooperativa locale, aggiudicataria della gara d’appalto per il servizio di salvamento sia lungo le spiagge libere che presso numerosi lidi. Le indagini hanno portato alla luce un’importante sproporzione tra i contratti stipulati e i lavoratori effettivamente in carico.
Dipendenti e titolari sono stati ascoltati dalle Forze dell’Ordine e i militari hanno accertato che tutti i bagnini – studenti universitari, per la maggior parte, tutti col brevetto di salvataggio – affrontavano turni di lavoro massacranti. Parliamo anche di 50 ore settimanali a fronte di buste paga rilasciate per 20 ore settimanali. Inoltre, riposi e ferie previsti dal contratto di categoria non venivano garantiti ai lavoratori.
Il caso dei bagnini in nero è arrivato anche all’ispettorato del lavoro il quale sta provvedendo al calcolo e al recupero dei contributi non versati. Pertanto, sarà determinata la sanzione e – per la gravità della situazione – non si terrà conto di alcuna agevolazione.