Il 2023 ha definitivamente segnato la fine dell’emergenza legata alla pandemia. Il numero dei passeggeri è raddoppiato rispetto all’anno precedente e più che triplicato rispetto al 2021. Alla luce di tale andamento non è avvenuto un contestuale aumento dell’offerta: ciò ha determinato una vera e propria impennata dei costi dei voli.
In vista delle vacanze estive si sono registrati rincari significativi dei prezzi dei biglietti aerei, con aumenti compresi tra il 20% e il 50%, e picchi del 70%, nonostante il rallentamento dei prezzi dei carburanti. Secondo Federconsumatori, un aumento che riguarda prima di tutto le compagnie low cost, ormai lungi dall’essere competitive e vantaggiose, che oggi applicano, per la stagione estiva 2023, prezzi superiori del +15% rispetto a quelli delle compagnie di linea. Anche le tariffe aeroportuali sono in crescita: esse, infatti, sono aumentate in media del 18% rispetto al 2022. I dati Istat mostrano poi come anche i prezzi dei treni siano in aumento (+13%).
Molti italiani si preparano a partire o a trascorrere almeno 2-3 giorni di relax, godendosi paesaggi e prodotti genuini. Al cospetto dell’inflazione e dell’aumento dei costi, gli italiani riscoprono il campeggio: si registra un boom di prenotazioni presso camping e villaggi (+9,8% rispetto allo scorso anno, in cui già si era registrato un aumento), dove alcuni sperimentano anche la nuova moda del glamping.
Nel panorama delle scelte su come trascorrere le vacanze, nel 2023, il camping risulta meno dispendioso in confronto alle sistemazioni alberghiere, anche se registra un aumento medio dei prezzi del +14% rispetto al 2022. Nel dettaglio crescono il costo per l’ingresso degli amici a quattro zampe (+26%), per trascorrere una notte in lodge tent (+29%), in bungalow, per l’attacco alla corrente elettrica (+17%), per l’ingresso di adulti (+19%) e bambini (+13%). Alla luce di questi aumenti emerge che, complessivamente, una famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini, per trascorrere una settimana in campeggio in una località balneare, tra piazzola, ingressi, pasti e servizi balneari, spende in alta stagione 1.387,62 euro. Chi, invece, non vuole rinunciare alla comodità e preferisce soggiornare in bungalow spenderà 2.348,44 euro, il 69% in più rispetto alla soluzione in tenda. Per coniugare originalità e comodità è possibile optare per il glamping (campeggio “glamour”): una tenda di lusso, o comunque una locazione comoda e green, in cui si dispone di tutta l’attrezzatura necessaria per il proprio soggiorno. In questo caso, in lodge tent, il costo ammonterà a 2.133,73 euro per una settimana.