I candidati alle scorse elezioni amministrative per il Comune di Salerno che hanno preso parte al dibattito “VOTO LIBERO & LIBERTÀ DI VOTO”, auspicano una veloce definizione delle procedure per la proclamazione del nuovo Consiglio comunale perché si possa dar voce nella sede più appropriata alle richieste dei cittadini.
L’urgenza di insediare il Consiglio di Città, che è anche organo di controllo della vita amministrativa cittadina, si rende attuale a maggior ragione a seguito delle inchieste giudiziarie in corso, che pure paiono compromettere la credibilità di taluni esponenti della vita pubblica cittadina, ma che non devono intaccare quella delle Istituzioni, presidio di democrazia a servizio dei cittadini.
Per tale ragione, occorre avere certezze oltre che chiarezza in relazione al prosieguo della nuova consiliatura che parte sotto auspici nebulosi e parzialmente compromessa.I neo Consiglieri devono legare le proprie attività al territorio e porsi in una continua condizione di ascolto concreto e fattivo per restituire ai cittadini la dignità che meritano senza doversi sentire destinatari di concessioni bensì portatori di interessi e diritti tutelati da un’Amministrazione efficace ed efficiente oltre che imparziale e attenta.
Il dibattito dovrà essere permanente e ripetersi nei vari quartieri della città coinvolgendo i cittadini affinché recuperino il rapporto con le Istituzioni e possano liberamente evidenziare le esigenze specifiche legate alle singole realtà nonché esprimere le proprie idee.Occorre aprire un dibattito assieme ai parlamentari per una modifica della legge istitutiva della cd. elezione diretta del sindaco (L. 81/1993) che riequilibri i poteri e le facoltà tra primo cittadino, giunta e consiglieri così come individui ulteriori incompatibilità per le candidatura a sindaco e a consigliere.
Leonardo Gallo, Pietro Damiano Stasi, Antonio D’Alessio, Catello Lambiase, Claudia Pecoraro, Corrado Naddeo, Elisabetta Barone, Maurizio Basso, Alfonso Siano, Antonella Ambruso, Fabio Mammone, Carmine Salzano, Gianluca De Martino, Annamaria Valletta, Piero Colella.
Al comunicato congiunto si aggiunge anche una nota a firma di Claudia Pecoraro, consigliera comunale eletta in quota MoVimento 5 Stelle:
«In questo momento così grave, nel corso del quale la democrazia e la libertà elettorale sono finite sotto la lente d’ingrandimento delle inchieste giudiziarie in cui si stanno disvelando dei sistemi di malaffare che noi già conoscevamo e che abbiamo sempre denunciato, è ancora più importante potersi insediare per garantire la partecipazione di tutte quelle cittadine e cittadini che non si rispecchiano all’interno di questo “sistema”».
«Il sindaco Vincenzo Napoli ha ritrovato la parola in occasione della presentazione della stagione lirica del Teatro Verdi, dichiarandosi “certo di avere una moralità ineccepibile”, e trincerandosi di nuovo in un silenzio reiterato anche nei confronti dei dipendenti delle coop, per quasi un mese in presidio sotto i portici di Palazzo di Città, e destinatari nelle ultime ore, delle prime lettere di licenziamento, ignorati totalmente da giorni».
«Parole che lasciano attoniti, non tanto per quello che è e sarà il corso della giustizia, quanto per una crisi democratica e di etica politica che emerge dagli atti e dalle intercettazioni. Il primo cittadino di Salerno agisce da facente funzioni, da prestanome, è solo la faccia dietro la quale si nasconde Vincenzo De Luca. Le indagini, qualsiasi sia il loro seguito, buttano un’onta importante su quella che è l’autonomia funzionale del sindaco. Non può ritenersi ineccepibile moralmente chi non sta rispettando il mandato della cittadinanza, che ha votato lui, e non un’altra persona, e non assume nessun tipo di iniziativa, non ha alcun tipo di potere, se non fittizio, sistematicamente subordinato al Governatore della Regione Campania, nei cui confronti è stata notifica una proroga delle indagini, che non stupisce affatto chi si confronta con questo quadro politico da anni».