L’ultimo decretone, è quello che si auspicano in molti. E verrà approvato nel Consiglio dei Ministri in programma nel tardo pomeriggio. Le misure, scaglionate a partire dal 26 aprile come anticipato la scorsa settimana dal governo, dovrebbero avere validità fino al 31 luglio, ossia fino alla data in cui dovrebbe essere disposta la proroga dello stato d’emergenza.
Tornano le zone gialle e arriva la “certificazione verde” per gli spostamenti tra le Regioni. E’ quanto riportato nella bozza, ancora suscettibile di modifiche, del decreto legge. Non un unico pass ma tre certificazioni, generalmente cartacee, che permetteranno di spostarsi da e verso le regioni rosse e arancioni. Le certificazioni provano lo stato di avvenuta vaccinazione contro il virus o guarigione dall’infezione, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido negativo al virus, riconosciuti dall’autorità sanitaria ed effettuati da operatori sanitari. Il test diagnostico avrà validità di 48 ore. La certificazione verde dell’avvenuta vaccinazione vale per sei mesi e in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Per i furbetti, tra le sanzioni è prevista addirittura la reclusione. Il decreto rinvia alle sanzioni previste dagli articoli del codice penale sulle varie tipologie di falso del pubblico ufficiale o del privato, e si applicano le pene stabilite nei detti articoli, aumentate di un terzo.
Il Governo sul fronte scuola si appresta a raggiungere un compromesso con enti locali, sindacati di categoria e presidi. Le scuole superiori potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza dovrà essere garantita ad almeno il 60% e fino al 100%.