Corruzione, evasione e furbetti del ticket. Queste le tre piaghe della Campania secondo la Guardia di Finanza, che ieri ha presentato il bilancio del 2018 e dei primi mesi del 2019 in occasione del 245esimo anniversario della fondazione del corpo. Le cifre sciorinate, estratte da un lungo elenco d’indagini, catturano l’attenzione soprattutto in relazione ai ticket sanitari e ai ripetuti fenomeni di evasione riscontrati dai militari. In Campania almeno sei persone su dieci avrebbero approfittato di prestazioni gratuite in strutture pubbliche o convenzionate, sottraendosi al pagamento del ticket, nonostante le cifre ritenute accessibili per le visite mediche e gli esami diagnostici. Conti non pagati che, sommati, hanno generato una voragine nei conti della sanità pubblica. Altro grande cavallo di battaglia della Gdf, la lotta all’evasione fiscale: nell’ultimo anno e mezzo sono stati scoperti centoventi grandi evasori ai quali sono stati sequestrati centoquaranta milioni di euro. Circa novecento le persone sconosciute al fisco individuate, per un’evasione stimata attorno ai 415 milioni di euro. I militari hanno scoperto anche un notevole giro d’affari originato dagli appalti pubblici, pari a 41,6 milioni di euro. Una cifra abnorme se rapportata ai 58,6 milioni riguardanti le gare controllate. In un anno e cinque mesi sono state denunciate 722 persone e arrestate oltre sessanta per reati legati agli appalti e delitti contro la pubblica amministrazione.