La campagna vaccinale ha subito nelle ultime settimane una brusca frenata. L’impulso degli ultimi mesi si è affievolito a discapito della corsa verso l’immunità di gregge e della soglia minima indicata, circa il 75% della popolazione vaccinata con due dosi, come porta d’ingresso da cui accedere a una fase di riassestamento dopo la pandemia. In provincia di Salerno ammontano a 190mila le persone che ancora non si sono sottoposte al vaccino. Situazione ancora più critica nel napoletano, dove sono ancora decine di migliaia i soggetti a rischio ancora non iscritti sulla piattaforma. “Dobbiamo andare incontro alle difficoltà delle persone che sono pigre o che non hanno abitudine a maneggiare un computer. Per queste si può fare un grande lavoro con le farmacie e i medici del territorio. Certo non ci ha avvantaggiato una comunicazione inadeguata sui vaccini, spesso contrapposta, ma passato questo periodo dobbiamo portare avanti un’opera di convincimento grazie al ruolo dei medici di famiglia”, sostiene Zuccarelli dell’Ordine dei Medici della Campania. “I vaccini – prosegue Zuccarelli – sono l’unica arma che possiamo usare per evitare di ritrovarci a ottobre nel pieno di una nuova ondata. L’Organizzazione mondiale della sanità e gli organi sanitari europei e italiani ci hanno confermato che la doppia dose di vaccino è efficace e può proteggerci dal rischio di una nuova ondata, ma nonostante gli sforzi messi in campo dalle ASL e il primato che la Campania ha avuto nelle somministrazioni, siamo ben lontana dall’immunità di gregge”.
Si arresta la discesa della diffusione virale. Nella settimana appena trascorsa, quella che va dal 28 giugno al 4 luglio 2021, si registra un lieve incremento dei nuovi casi. La diffusione della variante Delta, intercettata in 16 Regioni, è con ogni probabilità alla base del cambio di rotta. In Campania, dopo 11 settimane di calo, assistiamo a un incremento. I nuovi casi positivi di questa settimana sono 739 rispetto ai 646 della settimana trascorsa. Per diretta conseguenza, l’incidenza su 100 mila abitanti passa da 11 a 13. L’indice Rt s’attesta a 0.51 (quello nazionale è 0.63). Continua invece a calare l’occupazione dei posti letto nelle aree mediche (5%) e nelle terapie intensive (3%). Gli esperti invitano a non bisogna abbassare la guardia, poiché la campagna vaccinale non ha ancora raggiunto sufficienti coperture in tutte le fasce d’età ed è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità.
In Campania l’obbligo della mascherina rimarrà per l’intero periodo estivo. “Prepareremo entro questa settimana un piano di vaccinazione straordinaria per la popolazione studentesca. Noi – annuncia il governatore della Campania Vincenzo De Luca – dobbiamo completare la vaccinazione sotto i 18 anni, utilizzare e sfruttare pienamente il mese di luglio perché, se ci vacciniamo oggi, facciamo la seconda dose prima di agosto. Ma soprattutto dall’ultima settimana di agosto alla metà di settembre dobbiamo fare una campagna di vaccinazione di massa oppure le scuole non possono aprire”. In previsione della ripresa a settembre dell’attività scolastica, occorrerà dunque potenziare l’attività vaccinale onde salvaguardare gli esiti educativi e il benessere mentale e sociale. Ed è per questo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato la circostanza che durante i mesi estivi occorrerà mettere in atto misure appropriate onde evitare nuove chiusure autunnali.
Sulla campagna vaccinale grava anche il problema relativo alla riduzione delle forniture. Per il mese di luglio, sempre con riferimento a Pfizer e Moderna, è prevista la disponibilità di un quantitativo di circa 14,5 milioni di dosi, rispettivamente 12,1 milioni di Pfizer e 2,4 di Moderna, che assicureranno anche le vaccinazioni eterologhe, per gli under 60 che hanno fatto come prima dose il vaccino AstraZeneca. La differenza tra le consegne di giugno e quelle di luglio sarà di 0,8 milioni di dosi, pari al 5% circa, in termini percentuali. Nel terzo trimestre dell’anno, luglio, agosto e settembre, secondo il Commissario all’emergenza le previsioni relative ai vaccini a RNA messaggero sono assolutamente coerenti con l’obiettivo del piano, che prevede, a livello nazionale, la vaccinazione entro fine settembre dell’80% della platea delle persone che possono sottoporsi a vaccinazione.