La soppressione del Frecciarossa, il primo del mattino, che alle 5,20 parte dalla stazione di Salerno alla volta di Roma Termini (7,40) rischia di provocare gravi disagi ai numerosi pendolari salernitani che usufruiscono di quella tratta per raggiungere i rispettivi posti di lavoro nella capitale o nei dintorni, magari con altre coincidenze da rispettare. La rimodulazione degli orari e delle corse da parte di Trenitalia prevede, a partire da dicembre, non solo la soppressione del Frecciarossa delle 5,20, ma anche il taglio del Frecciarossa Roma-Salerno delle 17.20, il treno di ritorno per molti di coloro che partono proprio con la prima corsa del mattino. Un duro colpo al pendolarismo dei salernitani, costretti a rivolgersi a Trenitalia per chiedere la prosecuzione del servizio che, sostengono, giustificherebbe l’esborso dei 428 euro mensili previsti per l’abbonamento.
Rispetto a una situazione che penalizza i pendolari e i collegamenti da e per Salerno, il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, ha rivolto un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per conoscere le motivazioni di questa decisione delle Ferrovie dello Stato. “Oltre ad aumentare i tempi di percorrenza ci sembra di osservare che i nuovi orari dei collegamenti, con esclusiva possibilità di Frecciarossa e Frecciabianca, lasciano ampi buchi nella giornata. Certamente l’entrata in vigore della nuova programmazione del servizio segna un peggioramento delle condizioni per l’utenza. Auspico pertanto un pronto intervento del Ministro Paola De Micheli“.